E' ora di rivedere anche a Teramo l'organizzazione della vita della città, in favore di quella dei cittadini. E' questo lo spirito di un ordine del giorno presentato dal consigliere DS Maurizio Angelotti: è lo stesso spirito che ha dato il via a normative specifiche in più parti d'Italia. Angelotti propone (lo farà nella prossima seduta di Consiglio), l'istituzione del tavolo di coordinamento dei tempi, degli orari e degli spazi della città. Al tavolo devono partecipare ovviamente enti e organizzazioni, tanto da raggiungere risultati in termini di cambiamento che risolvano alcuni problemi di traffico e inquinamento. Ciò comporta cambiamenti negli orari di lavoro, il decentramento di alcuni servizi, un maggiore utilizzo dei sistemi informatici (la messa in rete della Pubblica Amministrazione sarebbe già una fetta importante nella torta ideale del risultato finale). Angelotti torna su un punto centrale della politica moderna, a cui probabilmente non ci si deve più sottrarre. Cambiare tempi e spazi per evitare che la città ci fagociti e darle invece il ruolo di città a cui i cittadini impongono tempi e battute di vita appare indispensabile. Il sindaco Chiodi è chiamato a una grande risposta, che peraltro sa di dovere affrontare da tempo: in campagna elettorale trattò più volte l'argomento.
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