Le accuse relative alla grave crisi locale del settore tessile mosse dal consigliere provinciale di Teramo Rando Angelini (Forza Italia) alla Provincia, non vanno giù al Presidente Ernino D'Agostino. La crisi dipende da fattori macroeconomici, dalle politiche nazionali ed europee, per D'Agostino, il quale, in un comunicato stampa spiega anche come il governo Berlusconi abbia compiuto un danno al quale oggi il centrosinistra sta cercando di porre riparo. Dunque le cause di tanta crisi (chiusure e licenziamenti) vanno ricercate in questioni internazionali e incapacità nazionali di gestione politica, ma la Provincia non c'entra. Anzi: D'Agostino ricorda anche che ovviamente gli enti locali non hanno ne' gli strumenti finanziari ne' le competenze per agire sui macrosistemi, ma elenca quali siano i meccanismi messi in campo sul piano locale per arginare il fenomeno. Esiste, illustra il Presidente, un Servizio relazioni industriali, è stata avviata la vertenza Teramo, è attivo un Fondo nazionale per il salvataggio delle imprese, la provincia lavora nella Taskforce regionale per la gestione delle crisi aziendali e territoriali e sono stati attivati ammortizzatori sociali speciali. Per quest'ultima specifica iniziativa D'Agostino ricorda che dei 6 milioni di euro stanziati per l'Abruzzo ben il 92% è stato utilizzato in provincia di Teramo.
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