Pallone e. . missione: la vittoria ai Giornalisti teramani

TERAMO E' andata alla squadra dei Giornalisti teramani la vittoria nel triangolare di beneficenza 'Pallone e. . Missione' organizzato dal pariodico cattolico L'Araldo Abruzzese con la collaborazione della Curia vescovile, cui hanno partecipato i 'Colletti bianchi', ovvero la squadra dell'Arcidiocesi TeramoAtri e 'Gli amici dell'Araldo'. Pomeriggio di calcio e di simpatia al Palacquaviva: tra i più applauditi dal pubblico il vescovo di TeramoAtri, monsignor Michele Seccia, vero fuoriclasse della formazione dei sacerdoti (nella foto in un contrasto con il giornalista Gino Consorti). Sua Eccellenza non solo è stato decisivo per evitare una rete a difesa della sua porta, ma ha anche voluto sostituire un sacerdote infortunato nella seconda partita.  I giornalisti teramani hanno vinto il primo incontro contro i Colletti bianchi per 40 (con reti di Roberto Almonti e di Alfredo Giovannozzi, doppietta di Claudio Fazzi) e poi impattato 00 contro gli Amici dell'Araldo (battuti poi ai rigori) che erano stati sconfitti dai Colletti bianchi ai rigori (11 il punteggio dei tempi regolari, con reti di Jean Katanga per i sacerdoti e di Nicola Di Paolantonio per Gii Amici dell'Araldo). L'iniziativa, lodevole sia sotto il profilo organizzativo che per finalità (i soldi raccolti andranno alle missioni africane), ha riscosso notevole successo di partecipazione. Il calcio d'avvio è stato dato dallo steso vescovo Seccia, alla presenza del sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, del vicepresidente della Provincia, Sottanelli, del consigliere regionale dell'Italia di Mezzo, Claudio Di Bartolomeo, del presidente di Sanpaolo Banca dell'Adriatico, Giandomenico Di Sante, dell'assessore comunale allo sport, Giorgio Di Giovangiacomo. «Vorrei ringraziare in maniera particolare ha detto il direttore dell'Araldo Abruzzese, Gino Mecca tutti coloro che hanno partecipato all'iniziativa, a partire dagli atleti, gli sponsor e le autorità che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Questa manifestazione è stata senza dubbio una felice idea che ha permesso di far incontrare realtà, come quella dei sacerdoti e dei giornalisti, che troppo spesso dialogano a distanza. Inoltre abbiamno avuto la posibilità di far vedere un'immagine diversa del clero diocesano, sia con i sacerdoti più giovani che con queli più maturi. Il tutto finalizzato ad uno scopo nobile come è quello del sostegno alle missioni, contribuendo alla promozione della carità evangelica'.