TERAMO Lo svolgimento della XIV edizione del 'Premio Val Vibrata' ci offre lo spunto per riflettere su questo genere di iniziative. Un entusiasta addetto stampa ci informa della presenza di 270 ospiti, con ben 15 riconoscimenti e due targhe alla memoria. E tra gli ospiti ci indica un 'vispo e gioviale come un trentenne Sua Eccellenza l'On. le Remo Gaspari', l''imprenditore dell'anno Roberto Rosati', un premio alla memoria a Gaetano D'Annunitiis, la presenza del Presidente della Sanpaolo Banca dell'Adriatico Giandomenico Di Sante e quella dell''affascinante Francesca Cipriani del Grande Fratello'. La nota segnala inoltre la partecipazione dei 'migliori giornalisti' delle province di Teramo ed Ascoli Piceno e antipasti (affettati, formaggi e tartine), cannelloni gratinati, trofiette, roast beaf con patate al forno, dolce e frutta. Ora, si potrebbe ritenere che il gran 'mischiume' che emerge dalla cronaca, dipenda dalla penna dell'addetto stampa. No: lo stesso, purtroppo, è stato fedele a quello che in realtà la manifestazione è. Un evidentissimo gran 'mischiume' di intenzioni, nomi, tradizioni gastronomiche e germi di spettacolo. Non ci permettiamo di mettere da una parte della lavagna i nomi importanti e dall'altra quelli che non lo sono. Non usiamo lavagne, qui a www. emmelle. it. Di nomi ne abbiamo fatti alcuni e siccome tutti hanno la capacità di discernimento e ragionamento tutti sapranno distinguere quelli che hanno valore da quelli che non ne hanno o, come alcuni presenti in quest'edizione, addirittura hanno valenza negativa. E allora il 'Premio Val Vibrata', con tutti i suoi giornalisti, le ballerine, i cannelloni gratinati e i nomi importanti, non è più specchio dell'epoca che viviamo. Ricordiamo a tutti che questo è il terzo millennio, non il 1964 e questa è la Val Vibrata. La terra in cui le evoluzioni, le maturazioni, gli errori e le capacità di ricominciare sono state tali da fare della zona un modello vero e proprio. Allo spirito, alla capacità e al dramma anche economico della Val Vibrata non può fare da testimone la versione invernale dell'elezione di miss gambe dei 'Bagni X'. Stupisce come nomi che corrispondono a persone di spessore e sostanza non trasformino questa che all'inizio era un'ottima idea in un'occasione di riflessione sull'economia e la produttività. Gli ospiti ce li hanno, i premiati magari possono essere rivisti da una giuria che badi all'individuo nella sua interezza di comportamenti (non solo al successo riportato con l'apertura di un esercizio commerciale), alcune personalità dello spettacolo si possono continuare a convocare, insieme con belle donne e i cannelloni gratinati, per carità, perchè è giusto anche alleggerire. Ma ci piacerebbe sentire riecheggiare l'annuncio del premio alla memoria a Gaetano D' Annuntiis (si, un nome per tutti, ma lo dobbiamo fare) in un ambiente denso di significato, dove ogni orecchio capisce ciò che sente, ogni occhio sa vedere e ogni penna, ogni microfono, sa raccontare. Altrimenti, per favore, basta con le manifestazioni. Si può comodamente restare a casa. La visibilità è un'arma a doppio taglio.
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