Circonvallazione Ragusa: la bocciatura di Topitti

TERAMO Il Presidente provinciale della Confesercenti Antonio Topitti interviene criticamente sull'istituzione della corsia preferenziale per i bus in circonvallazione Ragusa. E lo fa con una nota inviata alla stampa nella quale traccia un proprio bilancio dell'iniziativa. Il testo è subito critico: 'Il tracciato della nuova linea insiste dentro le mura del centro storico solo per circa 300 m'. Per Topitti 'è evidente che l'obiettivo non è stato raggiunto. Per gli utenti del trasporto pubblico c' è stato solo il guadagno di circa cinque minuti di tempo a corsa e 50 metri di percorso pedonale: tale è la distanza che intercorre tra la precedente e l'attuale fermata'. Cos_, sempre secondo il presidente della Confesercenti evidenti sono 'le conseguenze negative che tale scelta ha comportato, a meno che non si voglia fare demagogia o vendere fumo, quando si afferma che con questa iniziativa si sono raggiunti grandi obiettivi'. Critico Topitti sulla gestione della situazione: 'In ogni altra città, le corsie preferenziali per i mezzi pubblici sono strutturate in modo che, per essere funzionali, non ci sia bisogno dell'impiego quotidiano di 'task force' di vigili urbani. La loro esistenza permette il normale svolgimento delle attività di vita quotidiana, sia ai residenti, sia alle attività economiche, alle aziende produttive di sevizi pubblici e privati cos_ come a tutti gli utenti delle aree limitrofe. A Teramo si è andato in tutt'altra direzione'. Sotto accusa è la visione globale del problema da parte della giunta Chiodi: 'Mentre l'Amministrazione Comunale sta facendo il diavolo a quattro per scavare a piazza Dante al fine di ottenere nuovi posti auto, ampliando il rischio frana del Lotto Zero, in Circonvallazione Ragusa, con la realizzazione della corsia preferenziale, ne sopprime più di 50 ad uso di residenti e pendolari'. Il comunicato prosegue: 'Gli operatori economici della zona sono stati posti nella impossibilità di svolgere le loro normali funzioni, con ingenti perdite finanziarie. Con la linea gialla invalicabile, oltre ad aver ulteriormente complicata la fruizione dei servizi della A. S. L, si è resa la vita impossibile a centinaia di residenti, privando questi ultimi delle normali pertinenze logistiche, che qualsiasi residente deve avere nei pressi della propria abitazione'. In chiusura la sollecitazione: 'Gli amministratori, considerato il misero aumento di 350 m di percorso del trasporto pubblico all'interno del centro storico e lo stravolgimento in negativo della vita di un intero quartiere, prendano atto che l'operazione è fallita e pongano fine all'esperimento'.