Delitto Masi, Rapagnà  scrive a Mastella

TERAMO Torna alla carica l'ex parlamentare Pio Rapagnà sul delitto Masi. Adesso chiede urgentemente la nomina del procuratore in sede vacante e scrive a Mastella chiedendo la visita della Commissione d'inchiesta antimafia. «La sconfortante assenza di risultati concreti nelle indagini sull'efferato delitto dell'Avv. Libero Masi e della sua compagna Emanuela Cheli avvenuto nella loro abitazione di Nereto scrive Rapagnà al Ministro Guardasigilli la notte del 2 giugno 2005, confermano ed approfondiscono il disagio, l'angoscia e la preoccupazione di tutti coloro che amano e rispettano la giustizia e si impegnano quotidianamente per la tutela della vita, della incolumità e della sicurezza 'personale' dei Cittadini e della ' protezione pubblica' della comunità locale, dei soggetti istituzionali e figure professionali a rischio». Rapagnà ricorda di aver più volte invitato gli organi inquirenti ad essere «disponibili a fare in modo che le indagini vengano portate avanti unitariamente ed in maniera coordinata» anche da investigatori specializzati e di «aver chiesto senza esito la convocazione a Nereto del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico»: «Rinnovo dunque sia la richiesta della attesa nomina del nuovo Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Teramo dopo il pensionamento del dottor Cristoforo Barrasso, sia di una visita conoscitiva ed ispettiva in provincia di Teramo della Commissione bicamerale d'inchiesta sul fenomeno della mafia, per scongiurare e bloccare sul nascere possibili tentativi di infiltrazione nella nostra realtà territoriale, economica e sociale di soggetti or organizzazioni con finalità malavitose».