TERAMO C'era il paravento di due aziendefantasma di giocattoli per un traffico di immigrate extracomunitarie, per lo più africane, scoperto dagli agenti della squadra mobile di Teramo che hanno denunciato a piede libero undici persone per reati che vanno dall'uso di atto falso, falsità in registro e false attestazioni a pubblico ufficiale al favoreggiamento della permanenza illegale sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari. L'indagine è partita dalla verifica delle richieste di rinnovo di permessi di soggiorno di un consistente numero di cittadine senegalesi, le cui posizioni erano legate da alcune caratteristiche comuni: lo stesso lavoro e la stessa nazionalità. L'approfondimento delle loro documentazioni avevano fatto emergere, tra l'altro, il domicilio di quasi tutte sulla costa vibratiana, tra Alba e Martinsicuro, in località distanti dal dichiarato domicilio delle aziende in cui venivano impiegate. Queste ultime poi, due ditte individuali che risultano intestate a una cittadina italiana e a un senegalese, sarebbero fittizie coperture: le verifiche hanno confermato infatti che la produzione di giocattoli non è mai iniziata e che nonostante esistesse una documentazione comprovante l rapporto di lavoro, questa è falsa. Il sospetto degli inquirenti è che le cittadine extracomunitarie sarebbero state impiegate in lavori nei night dietro la copertura di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, appunto in aziende di produzione di giocattoli. Oltre ai due imprenditori sono stati segnalati alla magistratura anche le false dipendenti.
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