TERAMO La Guardia di Finanza di Teramo ha sequestrato dieci chili tra oro, argento, oggetti preziosi e reperti archeologici di arte funeraria, per un valore complessivo di oltre 150. 000 euro e denunciato due persone a piede libero per ricettazione. L'operazione, condotta sotto la direzione del sostituto procuratore di Teramo, Davide Rosati, è stata effettuata nei giorni scorsi ma ne è stata data notizia soltanto oggi dal maggiore Roberto Di Blasio, nuovo comandante provinciale delle Fiamme gialle. I due uomini in possesso della merce sequestrata, un teramano e un ascolano, sono stati bloccati a bordo di un'auto al casello di Mosciano dell'Autostrada A14. A bordo c'erano anelli con pietre, catenine e girocolli, bracciali e orecchini, molti dei quali di preziosa fattura, oltre a numerosi orologi di valore. Secondo gli investigatori la refurtiva, forse proveniente da colpi in abitazioni private della costa teramana e marchigiana, era destinata ad acquirenti in grado di fondere l'oro e l'argento. Nel corso delle perquisizione domiciliare dei due fermati, è stato rinvenuto altro materiale, tra cui anche alcuni reperti archeologici del II secondo avanti Cristo e del I dopo Cristo, molto probabilmente provenienti da furti in celle funerarie della zona di Campli. Il materiale posto sotto sequestro è a disposizione di chiunque, vittima di furti, voglia visionarlo presso il comando provinciale della Finanza di Teramo.
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