TERAMO Cambierà volto, dopo 24 anni, il tribunale di Teramo. Icona dell'architettura contemporanea, tuttora oggetto di culto e meta del pellegrinaggio degli studenti universitari. Progettato nel 1962 dall'architetto Caniggia e inaugurato nel 1982, deve fare i conti con le necessità funzionali della giustizia moderna con gli annessi e connessi della sicurezza e dell'aumentato numero di dipendenti, oltre 300 tra tribunale e procura che quotidianamente lo frequentano. Con un progetto redatto dall'architetto Luca Falconi Di Francesco e un impegno di spesa di 600. 000 euro complessivi divisi in due tranche, a carico del Comune che è proprietario della struttura, il palazzo di giustizia sarà teatro di una vero e proprio restauro, con lavori che inizieranno a metà marzo. La necessità di apportare modifiche e adeguamenti alle normative sulla sicurezza si coniugherà con le esigenze altrettanto sentite di individuare nuovi spazi per gli uffici e di razionalizzare la parte destinata alle attività di giustizia con la realizzazione di nuove aule di udienza. Il tutto conservando la fisionomia e l'archiuettura della struttura, vero e propio monumento non solo cittadino. In sostanza, l'atrio verrà rivistato prevedendo la sistemazione del bar, del serviio bancomat e di tutto quello che serve all'accoglienza. Al pianto interrato verranno destinate tutte le aule di udienza, in totale 9, sia di processo civile che penale. Al di sotto, nella zona garage, andranno i locali per gli ufficiali giudiziari e una sala polivalente e biblioteca, compreso l'archivio. I posti auto saranno limitati e i parcheggi all'interno del'area del tribunale, lo ha specificato il presidente Giuseppe Antonio Cassano (nella foto assieme al sindaco Gianni Chiodi e all'assessore Maurizio Brucchi), saranno limitati e controllati, permessi soltanto nelle zone scoperte. Al primo piano verrà conservata soltanto la sala di Corte d'Assise, perchè le altre aule adesso presenti cos_ comne gli altri uffici saranno riorganizzati e ristrutturati per ospitare uffici per il personale e le cancellerie. La rivoluzione strutturale preserverà soltanto il secondo piano, quello che ospita gli uffici del giudici, la procura, la presidenza e le varie sezioni di polizia giudiziaria. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Cassano: “Era un intervento doveroso dopo 25 anni di vita del palazzo ha spiegato e necessario per la funzionalità e la sicurezza delle attività e del personale'. Il sindaco Chiodi, sottolineando il “valore architettonico di una delle opere strutturali sede di attività giudiziaria che ci invidiano', ha parlato anche della possibilità di avviare l'iter 'per la realizzazione di un altro tribunale lungo la direttrice verso la costa'.
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