"La Rosa del pugno casa comune di laici, liberali e socialisti"

TERAMO La Rosa nel Pugno diventi in Abruzzo la casa comune di chi si riconosce nell'area civica, laica e verde, socialista, liberale e radicale: è quanto si augura l'ex parlamentare Pio Rapagnà che torna a criticare il Governatore d'Abruzzo. 'Per questo critico con forza la scelta, tra l'altro 'molto amplificata' in questi giorni, del Presidente Ottaviano Del Turco, esponente nazionale dello SDI e anche della Rosa nel Pugno, il quale annuncia e pubblicizza ogni giorno e con ogni mezzo a disposizione di avere partecipato alla presentazione a Roma di una delle tre 'mozioni congressuali' dei Democratici di Sinistra, cioè di un altro partito, quello di Fassino, senza prima dare spiegazioni di sorta e senza dimettersi dagli incarichi politici e responsabilità nazionali assunti attraverso lo SDI e la Rosa nel Pugno'. Per Rapagnà, 'Ottaviano Del Turco sta mettendo seriamente in crisi i rapporti, anche in Abruzzo, tra lo SDI (e lo stesso Segretario Enrico Boselli) e la Rosa nel Pugno e sta interferendo pesantemente, in questi giorni difficili e drammatici per il futuro e la sopravvivenza dei radicali, nei rapporti tra i soggetti 'costituenti' proprio della Rosa nel Pugno tra i quali l'area radicale.  Tutti, compreso Del Turco conclude l'ex parlamentare e di recente eletto nel Comitato nazionale dei radicali , hanno sottoscritto i 31 punti del programma della Convenzione costituente di Fiuggi, e molti in Abruzzo, a cominciare da Del Turco, hanno fatto campagna elettorale e chiesto voti per la Rosa nel Pugno alle scorse elezioni politiche e amministrative in alcuni Comuni importanti'.