Un anno fa il crollo della discarica

Teramo Nella notte tra gioved_ 16 e venerd_ 17 febbraio 2006, verosimilmente nelle prime ore della giornata, l'impianto di discarica denominato La Torre in Poggio ConoPoggio S. Vittorino, è stato interessato da un complessivo movimento franoso della massa di rifiuti abbancata con il conseguente loro scivolamento verso il basso. L'area è stata sottoposta a sequestro giudiziale e la Magistratura sta ancora indagando sui fatti, anche se allo stato attuale, non sono emerse indicazioni particolari sulle cause dell'evento. Il Governo, con DPCM del 2 marzo 2006, decretava lo stato di emergenza, prorogato sino al 30 giugno 2007 con ulteriore DPCM del 27 dicembre 2006.  A seguito di sopralluogo del 17. 02. 06, venivano individuati ed autorizzati dal Magistrato, i primi interventi per la messa in sicurezza e bonifica, consistenti nella sistemazione morfologica della massa dei rifiuti franata, nell'isolamento idraulico del laghetto interessato dallo sversamento e dall'alleggerimento del carico idraulico mediante aspirazione e smaltimento delle acque del laghetto.  Con verbale dello stesso giorno, tali attività venivano affidate a ditte già operanti presso la discarica. Senza soluzione di continuità, si disponeva il prosieguo di talune lavorazioni ritenute urgenti ed indifferibili, riguardanti interventi igienico sanitari, di rimozione. Alla fine dell'agosto 2006 le attività svolte avevano riguardato:• realizzazione di piste di servizio per l'accessibilità ai luoghi;• realizzazione della tubazione di bypass delle acque di monte del laghetto;• realizzazione di nuovi argini e rinforzo degli esistenti per l'isolamento idraulico del laghetto;• realizzazione di canale di sfioro montevalle provvisorio;• sistemazione dei canali di sgrondo perimetrale e disciplina delle acque meteoriche di monte esterne l'invaso dei rifiuti; • completo espurgo delle acque inquinate (circa 18. 000 mc) e prosciugamento dell'ex laghetto con essiccamento dei rifiuti sversati;• parziale regolarizzazione della superficie dell'invaso e rimozione di masse franate incombenti; • rimozione e riabbancamento dei rifiuti franati oltre la diga dell'invaso esistente con regolarizzazione del piano di posa per il previsto nuovo paramento di valle;• realizzazione della nuova recinzione che include le aree interessate dai lavori;• sistematiche attività sanitarie di disinfestazione e deodorazione;• installazione centralina meteorologica • avvio delle attività di monitoraggio e controllo della qualità dell'aria. I costi sostenuti ammontano a complessivi € 1. 618. 029, 78; di tale somma € 677. 468, 58 sono stati spesi per lo smaltimento di acque e percolato, ed € 940. 561, 20 per noli attrezzature e varie, ed a seguito di tali attività, svolte sino a tutto l'agosto 2006 venivano raggiunte condizioni di sufficiente equilibrio riguardo il pericolo di ulteriore inquinamento.  Nel frattempo, l'Amministrazione presentava il programma di Messa in Sicurezza, contenente le azione effettuate, in corso e da attivare per il rientro dell'emergenza e ripristino ambientale, dell'importo di oltre 6 milioni di Euro, ed il Piano di Caratterizzazione per il controllo e monitoraggio dell'inquinamento.  Successivamente, viste le somme spese ed i risultati, la Giunta comunale disponeva il prosieguo delle sole attività di mantenimento delle minimali condizione di sicurezza ed igiene ambientali in attesa degli sviluppi che si avevano, a distanza di oltre sei mesi dalla dichiarazione di stato di emergenza, con la Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri nr. 3542 del 1° settembre 2006, con la quale venivano emanate disposizioni urgenti per la nomina del Commissario Delegato, individuato nella persona del Prefetto di Teramo, assegnandogli da subito fondi per 2 milioni di Euro; Ordinanza poi modificata dalla successiva nr. 3552 del 17 novembre 2006 con la quale si sono meglio specificati i compiti assegnati al Commissario, prima descritti in generale ed in maniera onnicomprensiva. Pertanto dalla fine di agosto 2006, stante la situazione e le competenze, gli interventi svolti si sono limitati a:• attività di pompaggio e smaltimento del percolato, • manutenzione delle strutture dell'impianto, delle strade e piste di accesso, • pulizia dei canali di scolo delle acque meteoriche, • attività di disinfestazione e derattizzazione, • aspersione e nebulizzazione di prodotti enzimatici per l'abbattimento dei processi di degradazione e delle emissioni odorose. Per tali attività sono state stanziate somme dell'ordine di € 360. 000, 00 che si spera sufficienti sino all'attuazione delle azioni previste dal progetto di competenza del Commissario delegato.  Tra gli ulteriori interventi posti in essere dall'Amministrazione si segnalano le analisi per la qualità dell'aria, svolte di recente ed ancora in corso, al fine di monitorare la situazione in ordine all'igiene e salute pubblica in ottemperanza al Piano di Caratterizzazione per le quali si sono impegnati € 50. 000, 00 per l'installazione della centralina meteorologica ed il monitoraggio, ed ulteriori € 50. 000, 00 per sondaggi sul terreno e prove in sito. A tal proposito si segnala come dai i primi risultati acquisiti non si evincono nell'aria inquinanti e/o concentrazioni di sostanze pericolose per la salute ed incolumità pubbliche.  In complessivo tra spese o impegnate, l'Amministrazione ha già anticipato, per le attività in discarica a seguito dell'emergenza, somme pari a circa 2, 1 milioni di Euro, delle quali ha già chiesto il ristoro per quanto ad oggi contabilizzata in oltre 1, 6 milioni di Euro.