La cooperativa Filadelfia contesta l'assessore D'Ignazio

TERAMO La cooperativa Filadelfia risponde al Comune di Teramo e all'assessore Giorgio D'Ignazio, dopo le dichiarazioni relative al nuovo servizio di assistenza domiciliare in favore dei disabili. Il Comune, nel presentare il servizio, nei giorni scorsi ha affermato che esso è possibile grazie al finanziamento regionale previsto dalla legge 95/95, e che per la prima volta il Comune ha potuto usufruire della stessa. Erso Nori, presidente della cooperativa Filadelfia è categorico: “Niente di vero: non è la prima volta. Già nel Febbraio del 1999 fu stipulata una convenzione con la nostra cooperativa per lo stesso servizio con fondi stanziati proprio da tale legge, in seguito ad un progetto redatto dall'allora funzionario comunale dott. Sergio Tona”. E c'è dell'altro; il Comune sostiene che il servizio è svolto per la prima volta ma anche qui Nori obietta: “L'assistenza domiciliare per disabili è già stata pianificata dal Comune sin dalla prima edizione del Piano di Zona per i servizi sociali nel 1999. Il servizio è stato affidato a diverse cooperative ed è ancora in atto”. E poi la reazione alle affermazioni dell'assessore Giorgio D'Ignazio, il quale aveva sottolineato il ”processo di mutamento del welfare municipale grazie alla trasformazione di atteggiamenti di basso assistenzialismo al riconoscimento di diritti sociali”. La risposta del presidente della Cooperativa è un atto di difesa della professionalità e della serietà di tutti gli operatori: “La Cooperativa Filadelfia non ha mai fatto 'basso assistenzialismo', anzi ha operato per mezzo di un protocollo di intervento basato sull'analisi dei bisogni e delle esigenze degli utenti, con una attenzione meticolosa alla soddisfazione degli stessi, certificata da numerose indagini”. Infine la stoccata contro l'assessore: “L'ennesimo tentativo di speculare sui servizi sociali dovrebbe almeno essere aderente alla realtà”.