Un ponte tra l'Abruzzo e l'Argentina

BAIRES E' stata una visita fruttuosa quella del vicepresidente della Regione Abruzzo, nonchè assessore al turismo, Enrico Paolini, in Argentina. Incontri, briefing, un'agenda ricca di impegni e l'abbraccio dei corregionali. Ricostruiamo la visita in Sudamerica dell'amministratore abruzzese attraverso la cronaca di Jose Russo. 'Si e' conclusa con un bilancio più che positivo, sabato 3 marzo, la visita di Enrico Paolini in Argentina. Unanime è stato il consenso per l'«anomalo político» giunto in Argentina solo, senza seguito nè codazzo, con idee e proposte chiare e lineari: incrementare il turismo tra Italia ed Argentina e con l'Abruzzo in particolare. L'agenda è stata fittissima. Appena arrivato in aeroporto al mattino del 27 febbraio , dopo due ore il primo incontro con il Console d'Italia in Argentina, Giancarlo Curcio. Tema predominante: la necessità di riaprire una sede Enit in Argentina, chiusa due anni fa. Paolini ha iniziato cosi a spiegare che il vero problema è creare un traffico turistico tale da giustificarla. Si è valutata l'ipotesi che addirittura la stessa sede potrebbe trovare posto nel Consolato. Grande apertura e disponibilità del Console Curcio, persona disponibile e preparata, da poco a Buenos Aires ma già apprezzatissimo da tutta la comunità Italiana. Successivamente c'è stata la cerimonia di consegna all'Ammiraglio Italo Rotolo di una targa della Regione Abruzzo: si tratta di un conterraneo illustre, vice comandante dell'Armata Argentina. La cerimonia si e' svolta nella bellissima sede dell'aggregato militare presso l'Ambasciata Italiana alla presenza di numerose personalità militari argentine e del Colonnello Giovanni Varesio, comandante della stessa. Nella stessa mattinata Paoli ha partecipato alla colazione offerta dalla Camera di Commercio Abruzzese presso il Circolo Italiano, storica sede degli Italiani d'Argentina (c'erano il console Curcio, il vice Nicola Occhipinti, l'addetto commerciale dell'Ambasciata, Cesare Morbelli, il direttore dell'Ice, Aristide Martellini, l'Ammiraglio Rotolo ed i consiglieri della Camera). Nel pomeriggio, accompagnato dal presidente della Camera, Giuseppe Russo, dal vice Alberto Alberici, dal segretario generale Walter Ciccione e dall'addetta dell'ICE Olga Martín, il cui contributo alla buona riuscita di tutte le manifestazioni è stata determinante, Paolini ha incontrato i massimi dirigenti di Aeronlinas Argentina, compagnia aerea argentina che effettua 6 voli settimanali per l'Italia. Paolini ha insistito su due punti: la poca disponibilità attuale delle compagnie in tema di posti e l'alto costo degli stessi. Alla base di una qualsiasi discussione deve esserci la disponibilità delle compagnie a rivedere il loro piano di voli, possibilmente aumentando l'offerta anche per scali diversi dagli abituali, Roma e Milano. Paolini ha insistito su questo tema offrendo alle compagnie valide alternative, invitandoli a valutare anche con visite mirate, scali regionali quali Pescara, Ancona, Napoli, Bologna, Lamezia Terme, Bergamo. Le compagnie avrebbero sicuramente vantaggi notevoli che permetterebbero di abbassare i prezzi dei voli. Aerolíneas ha dato appuntamento a Paolini a Roma per la fine di marzo alla prima Fiera Romana blog. In serata incontro nei saloni del Circolo Italiano con i principali operatori turistici argentini e sud americani. Anche qui Paolini ha ribadito la necessità, ancora prima di vendere pacchetti turistici da e per l'Italia, di trovare nuovi vettori o incentivare gli attuali per ampliare il numero di voli e posti, essendo un mercato potenzialmente molto favorevole, per numeri e fatturati. Ha posto come esempio l'accordo fatto con gli Stati Uniti da dove dal prossimo maggio ci sarà un volo diretto New YorkPescara a costi contenutissimi. Purtroppo ha lamentato che nulla si può fare per il momento con il vettore nazionale Alitalia, data l'operazione di privatizzazione in corso. La riunione è stata, a detta degli operatori, una novità assoluta: a parlare non è venuto il solito político ma un manager del turismo con proposte concrete e reali dove tutti sono chiamati a fare la propria parte. Paolini ha lanciato l'idea di fare un Workshop del turismo entro la fine dell'anno a Buenos Aires, con operatori turistici qualificati di Italia e Argentina, per buttare le basi per un interscambio turístico. Oggi il turismo verso l'Argentina è favorito dallo scambio della valuta locale (per un euro occorrono 4 pesos) e i tanti Italiani che vivono qui e che appartengono ad una classe medio alta avrebbero più opportunità per tornare a fare vacanze nella terra natia. Oggi queste fasce turistiche vengono quasi tutti intercettati dalla Spagna, abilíssima negli ultimi anni a promuoversi ed a sostenere la propria compagnia di bandiera, che gestisce 15 voli settimanali tra Spagna ed Argentina. C'e' un gran lavoro da fare per un mercato che ha i numeri per poterlo fare. La serata si e' conclusa con la musica di Vivaldi eseguita dal quartetto camerale ItaloArgentino. Il 1 marzo la giornata si è aperta con la visita all'Ambasciatore Italiano, Stefano Ronca, il quale ha illustrato a Paolini la situazione economica attuale dell'Argentina illustrandogli le varie opportunità che oggi questo mercato è in grado di offrire. Paolini ha poi incontrato il Ministro del Turismo Argentino, Meyer, quello della provincia di Buenos Aires. Il Ministro ha ribadito la necessità di riallacciare discorsi “privilegiati” con l'Italia. La necessità di incrementarei voli con l'Italia, Paolini l'ha ribadita anche ai rappresentanti della compagnia cilena Lan Chile. Paolini ha proposto loro di valutare la possibilità, per esempio, di estendere il volo Buenos AiresMadrid fino a Pescara. A Pinamar, splendida localita della costa atlantica, il vicepresidente della Regione Abruzzo ha incontratro l'intendente (sindaco) di Pinamar, Biagio Altieri, nato a Foggia. Si e' ovviamente parlato di turismo “reciproco”. Paolini ha anche preso in considerazione un gemellagio tra Pinamar ed una cittadina Abruzzese (Montesilvano?) che avrebbe valutato al suo ritorno in Abruzzo. Il giorno sucesivo, a Buenos Aires, al Circolo di Radici Abruzzesi di San Isidro, Paolini è stato accolto dal presidente Antonio dell'Osa, originario di Filetto. Qui c'erano anche il presidente della Fedamo (Federazione Abruzzese), Giovanni Scenna, rappresentanti delle associazioni abruzzesi in Argentina di Bariloche, Mar del Plata, Campana, Berazategui, Caba di Buenos Aires ed altre associazioni. La visita di Paolini è stata preparata con cura dalla Camera Abruzzese, su esplicita richiesta dello stesso Paolini, con incontri qualificati, temi specifici e tempistica degna di un tour de force. Paolini ha destato una ottima impressione in tutti, cos_ diverso da quelli che lo hanno preceduto. Per la Camera Abruzzese questo ha rappresentato un battesimo di fuoco vero e proprio: vi hanno lavorato tutti e tutti oggi sono soddisfatti. La speranza è che però la Regione Abruzzo dia continuità questa visita 'apripista' di Paolini, collaborando con la Camera su diversi altri temi, quali l'interscambio industriale, agricoltura, formazione. Qui la Camera chiama la Regione ad avvicinarsi ai suoi conterranei avendo opportunità di sviluppare rapporti ad ogni livello. La speranza è anche rivolta al presidente Del Turco che sino ad oggi non ha ancora mai risposta alle varie sollecitazioni della Camera stessa. Auguri Presidente, auguri Regione e grazie a Enrico Paolini, la tua semplicita' ha conquistato l'Argentina'. Jose Russo