TERAMO I soldi che si potrebbero risparmiare 'tagliando' i compensi agli amministratori abruzzesi da destinare al finanziamento di infrastrutture per la sicurezza stradale. E' la proposta che avanza il Comitato promotore per il referendum per l'abolizione dei costi della poitica, coordinato dall'ex parlamentare Pio Rapagnà. 'In Abruzzo i costi 'diretti e indiretti' della politica si legga nella nota diffusa dal Comitato superano i 200 milioni di euro ogni anno, con i quali si pagano indennità, vitalizi, diarie e rimborsi ai Consiglieri Regionali, mentre gettoni, stipendi, emolumenti vengono elargiti a un esercito di circa 3. 500 tra amministratori locali, presidenti, consiglieri di amministrazione, di collegi sindacali e altri. Riducendo questi costi, ogni anno si avrebbe un risparmio corrispondente a 140 milioni di euro'. Il Comitato promotore del Referendum propone dunque 'che tali enormi risparmi siano utilizzati per finanziare la realizzazione di strutture ed infrastrutture 'fondamentali e prioritarie' per aumentare la sicurezza stradale, prevenire e ridurre l'altissimo numero di incidenti mortali e invalidanti che stanno funestando ogni contrada e ogni strada della nostra Regione: bisogna tutelare con più 'accanimento e tenacia' la vita e la incolumità fisica dei Cittadini abruzzesi, sostenendo ed assistendo più adeguatamente i familiari delle vittime della strada'.
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