"Non allenavi se non eri Gea"

ROMA  'Era impossibile essere assunto come allenatore professionista se non eri inserito nel sistema, sempre più solido negli anni nella Figc, attraverso l'organizzazione della Gea che monopolizzava, tra l'altro, il mercato degli allenatori'. E' un atto d'accusa preciso quello che Arcadio Spinozzi, teramano di Mosciano Sant'Angelo (dove è nato nel 1953), vecchia conoscenza della Lazio (ha militato anche a Bologna, Verona, Reggina e Samb), indirizza contro la Gea, ma anche contro l'intero sistema del calcio: 'La Gea ha spiegato stamani in aula il 54enne di Mosciano Sant'Angelo poteva contare su numerose e diffuse conoscenze, agevolazioni ed appoggi presso soggetti, organi e dirigenti del Coni, della Fifa, della Uefa, della Figc e delle società sportive, tanto da controllarne i rispettivi campionati'. Attualmente allenatore professionista di 1/a categoria, Spinozzi ha deciso nei mesi scorsi di dare mandato all'avvocato Renato Miele, ex procuratore capo del comitato italiano paralimpico (Cip) e difensore della Lazio nei primi anni '80, per costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico della Gea World.  ''Sono tanti gli illeciti commessi ha aggiunto Spinozzi stamani al termine dell'udienza preliminare sul caso Gea come non ricordare il caso di Roberto Mancini, attuale tecnico dell'Inter, legato alla Gea nell'anno 2000, che veniva assunto come allenatore della Fiorentina pur non avendo i requisiti richiesti e con parere contrario dell'associazione allenatori a danno di coloro, che invece con dispendio economico avevano ottenuto il legittimo riconoscimento? Chi ha dato quella deroga?'.  Nel procedimento penale che prevede come ipotesi accusatoria a carico della Gea l'associazione a delinquere per acquisire procure di allenatori e giocatori con violenza e minacce, si sono già costituiti parte civile, e sono stati ammessi stamani dal giudice, i procuratori sportivi Stefano Antonelli e Andrea Orlandini, mentre nella prossima udienza il Gup deciderà sulla costituzione di parte civile della Figc, del Codacons e dello stesso Arcadio Spinozzi, che aveva già denunciato pubblicamente negli anni scorsi attraverso il suo libro 'Le facce del pallone' 'gli illeciti che non consentivano e non consentono tutt'ora di svolgere l'attività di allenatore sulla base di una concorrenza leale'. 'La decisione spetta al giudice ha dichiarato l'avvocato Miele i pm Palamara e Palaia, che hanno sollecitato il processo, hanno dato parere favorevole, non ci resta che aspettare venerd_'.  A giudicare Luciano Moggi, ex dg della Juventus, il figlio Alessandro, ex presidente della società, Zavaglia, Ceravolo e Gallo sarà la decima sezione del tribunale di Roma presieduta da Luigi Fiasconaro. Per gli altri tre imputati coinvolti nella vicenda, Riccardo Calleri, ex socio Gea, Davide Lippi, figlio dell'ex ct della Nazionale nonché consulente della società di procure, e Luciano Gaucci, già patron del Perugia, il gup Azzolini si pronuncerà sulla richiesta di rinvio a giudizio il 13 aprile prossimo.