La vedova Raciti ricorda quel maledetto giorno

TERAMO  E' frastornata, torna a ricordare, a parlare di quel 'maledetto 2 febbraio', tiene vicino a sè il fratello di Ermanno Licursi, nel ricordo di 'innocenti di cui si è fatta strage'. Marisa Grasso, la vedova dell'ispettore Raciti ucciso durante i servizi di ordine pubblico per la partita CataniaPalermo allo stadio Massimino, ha ricevuto oggi dalle mani di Cesare Gussoni, il presidente dell'Aia, una delle due borse di studio da 30. 000 euro, frutto della colletta degli arbitri italiani. Nella sala dove la sezione arbitri di Teramo festeggia i 50 anni di attività, la vedova è però ferma e decisa. Vuole parlare per ringraziare, intanto per 'stringere in un abbraccio i 31. 465 arbitri che le hanno dimostrato questo grande affetto', poi per 'invitare chiunque può a scendere in campo per educare o rieducare i giovani con messaggi positivi'. Per Marisa Raciti 'questa società ha perso il valore della vita, il valore del rispetto. Ragazzini che hanno 17 anni, che ancora non cominciano a vivere la loro vita ma che sono pronti a disprezzare e a togliere quella degli altri'. Era abituata a preoccuparsi per ogni servizio di ordine pubblico che il marito domenicalmente affrontava, 'perchè come moglie di un servitore dello Stato sono abituata al pericolo: mai avrei sognato che un giorno si potesse togliere la vita per un gioco'. 'Voglio parlare di un episodio che non avevo raccontato prima. In occasione di un PalermoCatania, Filippo tornò con la divisa sporca. Mi insospett_ e chiesi perchè era sporca ma lui non mi rispose. Allora indagai e scoprii che sotto la curva del Palermo i tifosi gli avevano urinato addosso. . Io capii l'umiliazione che aveva dovuto subire. . Ma si può lavorare in queste condizioni?'. Lei soppesa le parole e lo fa ancor di più quando gli chiediamo quale sia il suo pensiero sui ricorsi al Tar dei tifosi del Catania che vogliono tornare al Massimino con la ferita ancora aperta: 'Non mi esprimo. . '. 'Non ho i capelli bianchi ha proseguito Marisa Grasso ma io ho costruito 17 anni della mia vita al fianco di Filippo, una parte grande della mia vita dai 17 ai 34 anni e qualcuno ha scherzato con tutto questo, portandomelo via, portando via la sua e parte della mia vita. . non si può scherzare con i valori della vita'.