TERAMO Ha cominciato uno sciopero della fame per protestare contro la prolungata reclusione in carcere a Teramo, ritenuta eccessiva: protagonista della vicenda A. P. , 43 anni, di Arezzo, arrestato il 10 marzo scorso a Isernia, per violenza sessuale su minori e tentata induzione alla prostituzione, reati che sarebbero stati commessi all'interno di una comunità di recupero. L'uomo ha comunicato la decisione di attuare lo sciopero in una lettera inviata al suo avvocato, Franco Mastronardi, che domani lo andrà a trovare in carcere per accertarsi delle sue condizioni di salute. Il legale alla fine di marzo aveva chiesto per l'imputato la concessione degli arresti domiciliari in Toscana, istanza che era stata negata dal Tribunale del Riesame di Campobasso. A. P. , in passato già condannato a due anni di reclusione dal Tribunale di Arezzo per vicende simili, era il cassiere di una Associazione che a Miranda (Isernia) aveva aperto, nel 2005, una comunità destinata a ospitare adolescenti disadattati provenienti soprattutto da Paesi dell'Est europeo e dal centrosud Italia. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'impiegato riusciva ad attirare i ragazzi minorenni nella propria abitazione, minacciandoli altrimenti di espulsione dalla comunità, e poi dava loro del denaro. Nel suo computer era stato trovato materiale pedopornografico.
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