CAMPLI C'era anche un ragazzino di 13 anni tra i cinesi clandestini scoperti dai carabinieri della stazione di Campli in un laboratorio artigianale gestito da un imprenditore cinese alla periferia di Campli. I militari erano impegnati in una serie di controlli, eseguiti in collaborazione con la guardia di finanza, i vigili urbani e il personale ispettivo dell'ufficio del lavoro, dell'Inail e dell'Inos, tesi a prevenire il fenomeno del lavoro nero. All'intero dei locali, tra i macchinari, c'erano quattro cinesi clandestini, tra i quali anche il ragazzino, impegnato in turni di lavoro massacranti. Un altro connazionale risultava già espulso dal territorio italiano ed è stato arrestato, mentre gli altri due sono stati accompagnati alla questura di Teramo per le procedure di espulsione; il minorenne è stato affidato ai genitori. Nel laboratorio artigianale i militari hanno rilevato condizioni igieniche precarie e il mancato rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, elevando sanzioni amministrative per oltre 20. 000 euro.
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