TERAMO Giovanni Di Guardo, docente della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo, è appena rientrato in Italia da Anchorage (Alaska), dove ha partecipato ai lavori della 59a Conferenza della Commissione Baleniera Internazionale, come componente della Delegazione scientifica ufficiale che ha rappresentato l'Italia alla Conferenza. Di Guardo, associato di Patologia generale e fisiopatologia generale, ha ricevuto l'incarico dal Ministero delle Politiche agricole ed è intervenuto ai lavori del Comitato scientifico della Conferenza. Quest'anno la Conferenza della Commissione Baleniera Internazionale si è arricchita di un evento di apertura: il primo workshop sulle patologie dei mammiferi marini. Giovanni di Guardo ha presentato al workshop uno dei tre report italiani: uno studio scientifico sui reperti post mortem osservati in una serie di cetacei spiaggiati lungo le coste adriatiche dal 2000 al 2006. I dati del report, confrontati con quelli di altre casistiche, hanno permesso di rilevare che la principale lesione osservata è rappresentata dalle polmoniti, spesso a eziologia parassitaria. Giovanni Di Guardo, da oltre quindici anni, si occupa di patologie dei cetacei spiaggiati, con particolare attenzione allo studio delle infezioni morbivillari che, da circa un decennio, sono la causa di episodi di mortalità collettiva in più specie di mammiferi marini, in diverse aree del pianeta. È autore di numerosi lavori scientifici sulle patologie dei cetacei, pubblicati sulle maggiori riviste internazionali. Ad Anchorage Di Guardo ha lavorato, in particolare, sui piccoli cetacei, ovvero su tutti i cetacei diversi dalle balene (delfini, orche, zifidi, ecc. ).
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