Carcere duro, corteo di protesta all'Aquila

L'AQUILA  Circa 200 persone sono arrivate all'Aquila per dare vita al corteo promosso dall''area movimentistaeversiva' contro il regime del carcere duro previsto dall'articolo 41 bis. Massiccia la presenza delle forze dell'ordine, dopo che ieri sera, nel penitenziario aquilano dove é detenuta anche Nadia Desdemona Lioce delle Nuove Br, un esponente della 'ndrangheta si e' suicidato.  I manifestanti partiti dopo le 11 da piazza della Fontana Luminosa per attraversare le vie del centro cittadino, scortati da Polizia e Carabinieri gridano slogan e portano striscioni che chiedono 'libertà per i prigionieri'. Qualcuno,  abbandonando momentaneamente la fila, è riuscito a scrivere sui muri con lo spray 'Da Poggio Reale all'Ucciardone evasione'.  Alle 13 il corteo si sposterà davanti al carcere, in località Costarelle di Preturo, dove è previsto un sitin fino alle 19.  Obiettivo della manifestazione sottolinea il movimento Olga, 'Ora di Liberarsi dalle Galere', sul sito www. informaazione. info è costruire 'una rete di solidarietà, come presupposto per la lotta alla tortura dell'isolamento, della differenziazione, dell'annientamento, e quindi dell'istituzione carceraria nel suo complesso'. Tra gli intenti, 'interagire con la popolazione dell'Abruzzo, in particolare con i famigliari dei prigionieri poiché essi, per primi, subiscono da vicino le vessazioni della galera'.  Contrari all'iniziativa programmata per oggi si sono detti nei giorni scorsi la deputata Idv Silvana Mura, che ritiene che 'in una manifestazione simile si configurerebbe l'apologia di reato', Maurizio Gasparri e Domenico Gramazio di An, che hanno presentato due interrogazioni al ministro Giuliano Amato. 'Mi sembra veramente scandaloso scrive il senatore Gramazio che il ministro dell'Interno, e per esso il prefetto dell'Aquila e il questore, abbiano autorizzato un corteo di solidarietà agli assassini di D'Antona e Biagi, detenuti proprio nel carcere del capoluogo abruzzese'.