TERAMO Venti ultrà del Teramo calcio sono stati identificati e denunciati a piede libero dalla questura di Teramo per la manifestazione non autorizzata di sabato scorso in centro storico: oltre alla contestazione per il corteo senza autorizzazione, c'è anche quella di oltraggio a corpo politico, amministrativo o giudiziario per le invettive e i cori contro polizia e carabinieri. L'indagine non è chiusa qui, però: la Digos sta completando l'identificazione di 16 ultrà dell'Ancona calcio che si erano uniti per solidarietà al gruppo di manifestanti, per cui è presumibile che l'elenco dei denunciati si allunghi ulteriormente. Gli ultrà si erano radunati in piazza Sant'Anna come preannunciato con una serie di volantini affissi sugli edifici della città (affissione per cui erano stati sorpresi e multati tre giovani teramani) e successivamente si erano spostati verso piazza Martiri della libertà dove aveva presidiato la scalinata del Duomo intonando cori e invettive per buona parte della serata. La questura aveva fatto sapere che, non essendo giunta alcuna richiesta di autorizzazione alla manifestazione, qualsiasi raduno sarebbe stato considerato illegale. Puntuale è giunta la reprimenda della questura che ha sottolineato in una nota come il rischio di denunce era stato preannunciato e come non solo non c'era richiesta al questore ma nemmeno al comune per la soddisfazione degli oneri di occupazione del suolo pubblico.
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