I costi della politica e i 4 referendum regionali

ROSETO  Referendum regionali sui costi della politica in Abruzzo. Con l'inizio della raccolta delle firme presso i Segretari Comunali di tutti i Comuni abruzzesi, i notai, i cancellieri giudiziari ed i giudici di pace, prenderà avvio la vera e propria “campagna referendaria regionale”, della quale verranno comunicati nei prossimi giorni il calendario, le modalità di svolgimento, le sedi dei banchetti per la raccolta delle firme. Il Comitato, che fa capo all'ex parlamentare abruzzese Pio Rapagnà, annuncia che ci sono aspetti “clamorosi” dei 4 “quesiti referendari” abrogativi. Se ne parlerà in conferenza stampa gioved_: verranno anche illustrate  le modifiche legislative e amministrative che si verificheranno rispetto alle norme attualmente in vigore, con particolare riferimento agli interventi di riforma e di razionalizzazione che la Giunta Regionale ed il Consiglio “saranno costretti a mettere subito in atto rispetto sia ai propri stessi ingiustificati privilegi e sia nei confronti degli Statuti, degli Organi di vertice e delle abnormi indennità di carica dei circa 3. 000 “nominati” e componenti degli oltre 150 tra “enti strumentali, consorzi, istituti, agenzie, comitati e società partecipate” della Regione Abruzzo, delle Province e dei Comuni”.