Fermo biologico per 26 giorni

PESCARA Il  fermo biologico comincerà in Abruzzo il 30 luglio e si protrarrà per 26 giorni consecutivi.  Lo prevede un provvedimento nazionale che con tre astensioni e due modifiche ha ottenuto il via libera alla Commissione consultiva centrale della Pesca e dell'Acquacoltura, che si è tenuto al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali presieduto da Paolo De Castro.  'Si tratta dell'ultimo fermo basato su risorse nazionali,  perché dal prossimo anno la misura rientrerà nel Fondo europeo della pesca ', ha detto il ministro, che si è complimentato per la collaborazione avuta da parte di tutta la filiera per il risultato ottenuto.  Il prossimo passaggio spetterà al Cipe, per poter quindi erogare i 10 milioni di euro stanziato per una misura che coniuga la tutela delle risorse ittiche con le esigenze delle diverse marinerie.  Il calendario delle giornate di sospensione delle attività in mare sia in Adriatico che nel Tirreno, prevede 26 giorni consecutivi e obbligatori da Trieste ad Ortona (Chieti), con inizio il 30 luglio; 26 giorni consecutivi da Termoli (Campobasso) a Bari con inizio il 6 agosto e la possibilità,  però, se il 60% della marineria lo chiede, di effettuare lo stop in due tranche (13 giorni dal 6 agosto e altri 13 dal 17 settembre); da Brindisi a Imperia 12 giorni obbligatori, a partire dal 9 settembre, oltre ad alcuni giorni facoltativi e retribuiti se il 60% delle marinerie lo richiede. Molti i commenti dei presenti a fine giornata.  'Il fermo pesca di quest'anno è il frutto di un compromesso raggiunto dopo un lungo confronto che non riesce a soddisfare appieno questa esigenza ha detto il presidente della FedercoopescaConfcooperative, Massimo Coccia ma visto che l'arresto temporaneo è imminente, era difficile riuscire a produrre una sintesi in grado di recepire meglio le richieste del settore'. Pungente il commento del presidente di Lega pesca, Ettore Ian_, 'le posizioni non dialoganti dei sindacati hanno vanificato l'opportunità di arrivare ad un fermo migliore di questo; il risultato di oggi è quindi il massimo che potevamo ottenere'.  Secondo il segretario della Uila Pesca , Guido Majrone, è importante che gli operatori abbiano questa misura sociale, ma ribadisce l'urgenza di ottenere gli ammortizzatori sociali per il settore. Soddisfatta l'Agci agrital perché, come ha detto il presidente Giampaolo Buonfiglio 'é stato rispettato l'accordo raggiunto nell'ultima riunione: nessuna organizzazione è uscita vincente perché tutti hanno dovuto fare delle rinunce'.  Diversa la posizione di Federpesca. 'La mia astensione ha detto il direttore generale di Federpesca che si è astenuto insieme a Toscana e Marche va letta come una non condivisione di uno schema troppo limitativo a fronte di vantaggi comparabilmente modesti sul piano dell'accrescimento e tutela delle risorse'.  Le Regioni da parte loro, hanno lamentato la totale mancanza di coinvolgimento nei lavori di preparazione al testo approvato oggi.