TERAMO Poche ore fa sostenevamo la nomina di una donna nel Cda della TeAm, invece, cara presidente della Commissione pari opportunità, Germana Goderecci, ci vuole l'esercito. Forse quello 'della Salvezza', tanto per restare sulle donne. Dunque: come si legge nella notizia a fianco, al Cda TeAm andrà un uomo. I nomi fatti al sindaco Chiodi erano due (l'assenza di un nome femminile spiccava) perchè la minoranza non ha trovato accordo. E fin qui. nulla di nuovo sotto il sole. Quello che di nuovo invece c'è è che Margherita e Ds erano d'accordo si su un nome, ma non era un nome di donna. E di nuovo c'è che i due segretari provinciali di Ds e Margherita invece sono donne. Ora, signora Goderecci, la prego: cerchi un linguaggio comune con i partiti, con la società (civile o meno, poco importa, basta che sia società, a questo punto), cerchi un linguaggio comune con gli amministratori, con i dirigenti degli enti, con chi ritiene opportuno. Ma per favore, prima di tutto, cerchi e soprattutto trovi un linguaggio comune con le donne. Con quelle dei partiti, però, non con le altre, che già lo sanno, come stanno le cose. A quelle dei partiti, invece, forse sfugge che non basta l'aggressività dell'arrivare per fare arrivare tutte davvero. Servire agli uomini su un piatto d'argento la possibilità di continuare a fare giochetti, capricci, ricatti e impuntature, è proprio un peccato. Del quale le donne non dovrebbero macchiarsi.
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