WWF contro la Regione minaccia denunce

TERAMO Lo scorso anno il WWF aveva apprezzato i primi segnali di cambiamento che la Regione Abruzzo aveva manifestato nella gestione della caccia. Si era trattato di segnali importanti visto anche quanto era accaduto negli anni precedenti. Il calendario venatorio licenziato lo scorso 3 agosto 2007 dalla Giunta regionale 'segna invece un ritorno indietro grave ed immotivato sotto diversi aspetti'. E' l'attacco contenuto in un comunicato stampa del WWF regionale. In particolare la Giunta, 'del tutto illegittimamente, non ha inteso ottemperare a quanto dettato dal Comitato regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale in sede di esame del calendario venatorio: il comitato aveva fissato prescrizioni obbligatorie, a partire dal divieto di preapertura, che sono state disattese. Siamo cos_ arrivati all'assurdo di una Regione che non rispetta quanto stabilito da un suo stesso organismo! È poi vergognoso che, visto quanto è accaduto e quanto sta ancora accadendo in questi giorni, a causa degli incendi e della siccità, pur di accontentare i cacciatori, si consenta di aprire la caccia in anticipo rispetto a quanto stabilisce la legge nazionale e quella regionale, finendo per dare il colpo di grazia ad una fauna già decimata e fortemente debilitata'. Il WWF, nella nota, invita la Giunta a rivedere 'immediatamente il calendario venatorio approvato. Sollecita le forze politiche di maggioranza che si dichiarano attente alle questioni ambientali ad intervenire sui componenti della Giunta affinché si rimedi a quanto fatto. Nel caso in cui dovesse permanere questo stato di cose, il WWF tornerà, come faceva in passato, a ricorrere in tutte le sedi competenti, sia per valutazioni di carattere penale che amministrativo'.