. ma le donne, Sindaco, le donne chiedono altro

TERAMO Dall'osservatorio di www. emmelle. it, come i nostri lettori avranno notato, gli angoli di visione della vicenda TeAm sono più d'uno. Cos_, mentre da una parte si archivia, con il rispetto che gli è dovuto e che volentieri qui gli riconosciamo, il fatto relativo a Cantoro, proseguiamo sull'aspetto più politico della nomina. Insistiamo sulle donne. Si, perchè quella del Cda Teramo Ambiente è proprio un'occasione. Al sindaco Chiodi chiediamo di darsi una regola per l'avvenire. E' il sindaco di tutti (le donne sono comprese) e come tale può (forse 'deve', sindaco) tutelare diversi interessi. E difenderli. Non sono riflessioni del nostro sito, non solo: sono le esigenze, le richieste, di donne che la politicano la fanno, la masticano più di tenti uomini che la politica la dicono, senza più magari vederne la finalità. Lui, Chiodi, una volta, per il calcio, tra i 'saggi' c'è stato. Che il sindaco scelga '7 sagge' e che a loro chieda di convergere su un nome (di donna, naturalmente). A quelle '7 magnifiche' e alle loro indicazioni si inchineranno con rispetto le altre, meno una cinquantina, magari riconducibili alla strettissima attività di partito. Ma al sindaco, dei partiti, in fondo, potrebbe anche non importare, no? Sindaco, le donne, quelle vere, hanno bisogno di essere nei Consigli di amministrazione, nei posti, nei luoghi, nei tempi che contano. Lei lo sa. La rappresentanza nei Consigli comunali, che pure ha valore, non è abbastanza. Lasci ai partiti le discussioni sulle quote, le lotte per le segreterie e le gravi amnesie provinciali e regionali delle donne elette/nominate (in pratica quelle che hanno lasciato sola la Goderecci) e ci regali un segnale, di cui si avvantaggerà anche Lei, creda. Telefoni a qualcuna di cui ha fiducia, lo faccia per altre 6 volte, riceva queste 7 persone al femminile in Comune e chieda consiglio. Vedrà: tutto sembrerà più trasparente, quel giorno. E lo sarà.