Donne e politica

TERAMO 'Cara dottoressa Scagliarini, raccolgo volentieri la sua esortazione a dialogare, a trovare un linguaggio comune, con i partiti e con le donne che ricoprono incarichi importanti al loro interno o ruoli istituzionali, al fine di rafforzare la presenza femminile nei luoghi apicali. Ad onor del vero, devo precisare che da più di due anni, come Presidente della Commissione per le Pari Opportunità, sono impegnata su questo argomento. Dopo un'attenta rilevazione compiuta sulla presenza femminile nei partiti e nelle istituzioni (nelle Giunte comunali le assessore rappresentano il 12, 84% , nei Consigli le consigliere rappresentano 11% circa) del nostro territorio, è iniziata un'azione di sensibilizzazione rivolta in primis alle donne e poi ai partiti e alle istituzioni. Ho incontrato quasi tutti i Sindaci della Provincia per proporre la modifica degli Statuti comunali, al fine di garantire, nella misura del 30%, la presenza femminile nelle Giunte facendo ricorso ad eventuali assessorati esterni, nel caso in cui non ci fossero consigliere elette. Non ho un grande amore per le quote rosa, le ritengo una forzatura ma , a tutt'oggi, rappresentano l'unico strumento ( spero temporaneo) per ristabilire la pari opportunità fra i generi; parità prevista dalla Costituzione ma non ancora esistente nella vita reale. L'obbligo statutario di inserire le donne nell'esecutivo dovrebbe spingere i partiti a preparare e a sostenere veramente le candidature femminili e non solo per operazioni di facciata durante le elezioni. Per dialogare con i Partiti sul tema della parità, ho organizzato ben due incontri e sottoposto alla loro attenzione una bozza di documento per elaborare insieme una strategia atta a colmare quel deficit di democrazia per cui le donne sono sottorappresentate nelle istituzioni e nei luoghi decisionali della politica. Ad oggi, nessun partito, né di centro destra, né di centro sinistra, ha risposta a questo stimolo della Commissione! Neppure è stata trascurata la sensibilizzazione rivolta alle donne a fare “rete” e ad essere più determinate nell'imporre le loro capacità all'interno dei Partiti. Sono, tuttavia, consapevole del rischio di appiattimento su posizioni e metodi maschili per le donne che ricoprono posizioni decisionali nel mondo della politica. Nella maggior parte dei casi, è frutto di una mentalità antica , maschilista, dalla quale difficilmente si riesce ad uscire. Come si suol dire la politica è un sostantivo di genere femminile ma di contenuto maschile. C'è quindi bisogno ancora di tanto lavoro per far conoscere l'argomento e per creare quella sinergia necessaria a realizzare una società che riservi pari opportunità a tutti. In questa campagna di sensibilizzazione i giornalisti e le giornaliste potrebbero essere d'aiuto, come sta facendo lei aprendo una riflessione e come ha fatto la Città ospitando il suo intervento. A tale proposito, cara dottoressa Scagliarini, ho  un'esortazione da rivolgerLe: continui, attraverso il suo giornale on line, a riservare attenzione e spazio ad argomenti femminili; si unisca alla Commissione nello scuotere quelle donne di partito che , come dice, non dovrebbero macchiarsi del peccato di “servire agli uomini la possibilità di continuare a fare giochetti, capricci, ricatti e imputatture”, faccia sentire la sua voce nel criticare quegli uomini che si permettono, come ha fatto il Sindaco Chiodi, di strumentalizzare il tema delle pari opportunità in occasione della nomina Team per giochi di potere'.    Germana Goderecci