Canzio contro Gerardini sulla discarica La Torre

TERAMO  Sulla discarica La Torre e sulle ultime dichiarazioni rese in proposito da Franco Gerardini interviene Roberto Canzio, coordinatore comunale lista civica “Al centro con Chiodi”. Canzio, che esprime solidarietà all'ex parlamentare per l'intimidazione recentemente subita, contesta la volontà del Ministero riferita dal Dirigente della Regione Abruzzo, Franco Gerardini, sui problemi connessi all'ampliamento della discarica “La Torre”. Per Canzio Gerardini fa riferimento alla partecipazione ad una riunione del Comitato Tecnico dell'Autorità di Bacino Abruzzese, nel corso della quale il rappresentante del Ministero dell'Ambiente gli avrebbe confermato la volontà del Ministero di impedire l'ampliamento di infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico in zone a rischio molto elevato (individuate dal Piano di Assetto Idrogeologico). Secondo Canzio Gerardini “omette o dimentica che al termine di ogni riunione viene stilato un verbale nel quale vengono riportate tutte le osservazioni pervenute, e leggendo i verbali di quel giorno, il 3 ottobre 2005, non risulta essere stata verbalizzata nessuna osservazione da parte del rappresentante del Ministero dell'Ambiente, il quale a conferma di tutto ciò nella sua relazione rimessa all'Autorità di Bacino, sul punto specifico scrive espressamente «nessuna osservazione»”. L'unica osservazione sarebbe stata presentata per impedire l'ampliamento o la realizzazione di nuove cave di inerti e Canzio si domanda se Gerardini non faccia confusione. Inoltre sarebbe “incredibile” un'altra affermazione di Gerardini,  secondo cui “non si tratterebbe un ampliamento, ma di una nuova discarica, perchè si tratterebbe di un nuovo bacino”. Per Canzio “esiste una sentenza del Consiglio di Stato, dell'aprile 2007, che di fatto dà il via libera alla realizzazione dell'ampliamento della discarica “La TorreCaprarica” in Provincia di Taranto, che era stata autorizzata al conferimento di rifiuti fino al 1999; successivamente è stato autorizzato un progetto per la realizzazione, in un'area distinta, di un 2° lotto in ampliamento a quello precedente, della volumetria netta di mc 1. 000. 000, che si aggiungevano ai 330. 000 mc già autorizzati con il 1° lotto, e fra qualche mese sarà realizzato l'ampliamento mediante un terzo lotto che è separato dalla discarica esistente dalla strada statale”. Secondo il coordinatore comunale della lista civica ci sono analogie tra le due vicende e insiste spiegando a Gerardini, con il quale chiede un confronto pubblico, che 'un ampliamento di 620. 000 mc in realtà non costituisce una nuova discarica'.