Sarà  chiesto lo stato di emergenza

TORTORETO Sarà chiesto lo stato di emergenza al Governo per l'emergenza maltempo in provincia di Teramo. Lo ha affermato l'assessore regionale alla Protezione civile, Tommaso Ginoble che nella giornata odierna ha parlato con il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. L'assessore Ginoble ha riferito di ingenti danni alle cose, soprattutto a garage e scantinati invasi da acqua e fango, mentre 'risulta indenne la popolazione'. I volontari della Protezione civile stanno utilizzando pompe e idrovore per ripulire le abitazioni. L'assessore candidato alla segreteria regionale del Pd ha interrotto la campagna elettorale per le primarie per effettuare un sopralluogo nei Comuni più colpiti. Già per domani Ginoble ha convocato un incontro con i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti. Sul posto lavorano circa 70 operatori della Protezione civile e altrettanti dei vigili del fuoco sono in azione lungo la costa teramana, ai quali stanno per aggiungersi altri rinforzi provenienti da altre regioni. 'La perturbazione è in progressivo allontanamento verso Sud', ha indicato l'assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo, Tommaso Ginoble, il quale è in costante contatto con il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. E' difficile immaginare cosa sia successo da queste parti se non si pensa a quello che può provocare un tifone o un movimento inesorabile di fango e acqua che sposta tutto. L'alluvione ha messo in ginocchio imprese e commercianti: c'è chi ha avuto i locali allagati e i macchinari, i mobili, i mezzi, le strutture stesse danneggiate o distrutte. I danni ammontano a milioni di euro. La pioggia ha cominciato a scendere nella tarda serata di ieri ed è durata fino a mezzogiorno. 'E' stato un incubo', hanno raccontato in molti. Acqua e melma hanno portato via le automobili, accatastandone molte a ridosso della ferrovia. In alcune c'erano anche persone, terrorizzate. Invasi tutti i sottopassaggi. Il fango ha bloccato tra le ore 3 e le 14. 25 uno dei binari della linea ferroviaria PescaraAncona. Per ore anche la Statale 16 Adriatica è stata interrotta. Fanghiglia è scesa su qualche punto dell'A14, provocando il restringimento della carreggiata. Centinaia di persone hanno dovuto abbandonare le case e hanno trovato provvisoriamente riparo in alberghi. Molti sono riusciti a uscire dalle abitazioni, circondate dal fango, solo grazie all'intervento di 140 tra vigili del fuoco e volontari della Protezione civile. Una cabina dell'Enel si è allagata e, nella notte, è mancata la corrente elettrica, ripristinata nel giro di poche ore. Dal primo pomeriggio la situazione ha cominciato a tornare alla normalità.