Il Comitato Piazza Dante chiede aiuto ai partiti

TERAMO _ Scrive ai Partiti “piuttosto che all'Amministrazione Comunale che ha ignorato ogni nostro tentativo di aprire un dibattito” il Comitato Piazza Dante, che lamenta “la sospensione repentina dei sondaggi disposti dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici” propedeutica all'inizio dei lavori dell'opera che lo stesso Comitato definisce: “dissennata, impattante e funzionale solo alle attese economiche di chi si accinge a realizzarla”. “Venerd_ 5 ottobre è scritto nella nota si dovevano realizzare sondaggi che la Soprintendenza ai Beni Archeologici aveva disposto per far luce sull'esistenza di un cunicolo sotterraneo”. Dopo aver ricordato che il Comitato aveva già segnalato l'esistenza del cunicolo, la nota rileva che “misteriosamente alle 10. 30 e senza alcuna ragione le operazioni di sondaggio sono state interrotte e rinviate sine die”. Il Comitato non risparmia critiche all'amministrazione comunale: “Mentre il Sindaco tace, salvo qualche sortita propagandistica, l'Assessore Mazzarelli dalle colonne della stampa propugna l'assoluta necessità dell'opera, confessando tuttavia che mancano ancora il cronoprogramma dei lavori, il progetto esecutivo e la relativa validazione”. Prima di rivolgere le domande ai partiti ora chiamati in causa, il Comitato ricostruisce gli ultimi accadimenti e ricorda la modifica alla convenzione originaria apportata alcuni giorni fa, con la quale l'Amministrazione Comunale ha ceduto ai costruttori anche la gestione del parcheggio in superfice (quello già esistente) per 3 anni per compensare la perdita che gli stessi subiranno a causa della mancata realizzazione di circa 400 mq. di spazi commerciali originariamente accordati. Quindi le domande del Comitato, che toccano tematiche legate alla tutela della salute (gli scarichi delle automobili che grazie alla realizzazione del parcheggio a raso, aumenteranno sensibilmente); l'impatto ambientale dell'opera; alcune questioni di natura urbanistica ed amministrativa; le ripercussioni sulle attività degli esercizi commerciali dell'area; l'atteggiamento dell'amministrazione comunale che è scritto “si è volutamente sottratta ad un elementare dovere di confronto ed informazione”. Ma, tra tutte c'è anche una domanda che è forse più una proposta: “perchè non fare il parcheggio sotto ai Tigli?”. Il Comitato invita i partiti a richiedere la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per dibattere pubblicamente il problema.