Nuovo piano spiaggia Roseto

TERAMO Un elaborato complesso ed articolato che fotografa la situazione esistente e proietta nel futuro l'intero sistema di strutture e servizi a supporto del turismo, sulla costa di Roseto. È il nuovo Piano spiaggia che sarà portato all'attenzione del Consiglio comunale nella prossima seduta convocata per martedì 23 ottobre, come informa un comunicato del Comune. 'Il nuovo Piano demaniale comunale è stato studiato e strutturato per servire da volano allo sviluppo turistico _ sottolinea l'Assessore all'Urbanistica Enzo Frattari _ c'è infatti la possibilità di migliorare la qualità dei servizi da parte degli operatori, mentre la previsione di nuove concessioni offre una risposta concreta in particolare ai giovani che coltivano il sogno e l'ambizione di intraprendere l'attività di balneatori'. Il nuovo Piano prevede, secondo la nota, una scelta molto significativa riguardo al tema delle spiagge libere. Al contrario di quanto previsto dal Piano del demanio regionale, che fissa la quota al 20%, l'Amministrazione di Roseto ha deciso di mantenere libera il 30% del totale della spiaggia, (nel computo non rientra l'area Riserva del Borsacchio). Buone notizie anche per le nuove concessioni. Ci sarà infatti la possibilità di realizzare 15 nuovi stabilimenti (due di queste aree sono riservate ad associazioni). Tutte le concessioni inoltre potranno svolgere attività di ristorazione. Il nuovo Piano demaniale prevede inoltre la realizzazione di cinque piazze a mare, ovvero spazi corrispondenti a grandi spiagge libere che rappresentano la penetrazione verso il mare del tessuto urbano, una sorta di continuità tra la collina e l'Adriatico.   Altro punto significativo è la previsione dell'allargamento del lungomare nord per circa 7 metri e l'allargamento del lungomare sud per circa tre metri. È prevista inoltre la valorizzazione della piccola pesca locale con la creazione di una struttura dove si potrà comprare il pescato direttamente dagli operatori della marineria di Roseto. È un progetto che prevede quindi la creazione di un vero e proprio Polo autonomo marittimo.