Bambini e obesità : Comune, ASL e Scuole insieme per la prevenzione

TERAMO Non solo merendine o patatine fritte. Anche la postura, la mancanza di movimento, le attitudini culturali, perfino le emozioni. Tutto questo concorre a causare obesità, un problema forse sottovalutato ma dal grande impatto, sia per ciò che riguarda il numero di persone che ne sono interessate, sia per le conseguenze che causa. Per i bambini, poi, la questione è particolarmente delicata. Perché, oltre a pregiudicare il futuro col rischio che da tale “peso” non si riesca ad uscire più, vi sono conseguenze sociali, talvolta disastrose (marginalità, derisione, mancato coinvolgimento in attività sportive). I dati, d'altronde, parlano chiaro. L'ultima rilevazione condotta nel 2003, faceva emergere un dato allarmante;ç: in Abruzzo il 31, 3% dei bambini soprappeso, di essi il 24, 6 in soprappeso e il 6, 7 obeso; in dati numerici ciò significa che 50. 000 bambini sono in soprappeso, 13. 000 sono obesi. Ecco allora una iniziativa che parte dal Comune di Teramo e viene realizzata assieme ad ASL e Scuole elementari. L'hanno presentata questa mattina i protagonisti: il consigliere Ugo Minuti, presidente della Commissione Sanità; l'assessore con delega ai rapporti con la ASL, Bruno Cipollone; il primario di Pediatria dell'ospedale di Atri dott. Mario Di Pietro. Il “Progetto Teramo”, questo il nome, si articola in tre fasi. La prima tende a favorire corrette abitudini alimentari e uno stile di vita sano; la seconda è finalizzata alla rieducazione posturale; la terza promuove un'azione preventiva contro i disturbi alimentari e per il recupero della dimensione immaginativa e creativa dei bambini. Il progetto avrà la durata di tre anni e coinvolgerà, a partire dalle prossime settimane i 485 bambini che frequentano le terze classi elementari di tutte le scuole del territorio comunale assieme alle loro famiglie. Il primo anno prevede la rilevazione delle misure dei piccoli interessati (peso, altezza, circonferenza vita) e dei parametri posturali; quindi una indagine sulle abitudini e lo svolgimento di una serie di incontri tesi a favorire processi di recupero dell'emotività. Per il secondo anno sono previsti incontri di educazione nelle scuole, mentre il terzo prefigura la nuova rilevazione delle caratteristiche somatiche dei ragazzini e la verifica delle attività compiute. Una equipe di professionisti gestirà i diversi aspetti del programma, e sarà composta da fisioterapista, psicologo, nutrizionisti.