"Criticate Teramo? Venite a vedere Pescara"

TERAMO  “Teramano ad honorem” l'amico (e autore, regista, interprete, attore) Walter Nanni interviene nel dibattito culturale che Melozzi & C hanno aperto a Teramo. E ci offre un'altra visuale: quella dell'artista pescarese. Val la pena di curiosare leggendo il pezzo, che volentieri pubblichiamo augurando a Nanni un sincero ad majora!  “Quanto accaduto da voi, a Teramo, credo  abbia del miracoloso! Dunque… un giovane artista scrive una sinfonia (oltretutto bellissima) e si decide di affidare a lui il concerto per la riapertura del Duomo! E, nello specifico, si tratta proprio del Duomo della città  dove e nato e cresciuto l'artista in questione! Incredibile! Sulla scia di quanto scritto, qualche settimana fa,  dal corrosivo Elso S. Serpentini, sulla Città anch'io…“sto con Melozzi”. Intendiamoci: non si tratta di gossip scandalistici, tra noi non c'è nessuna relazione amorosa! E poi, francamente, Enrico non è il mio tipo…  Ovvio, quindi, mi riferisca alla battaglia, se di battaglia vogliamo parlare, che l'amico (e artista puro) Melozzi sta portando avanti ormai da tempo nella sua Teramo e non solo. Il concerto nel Duomo della città, del 25 ottobre scorso, credo abbia finalmente e definitivamente aperto una breccia nel muro mafioso ed omertoso costruito da alcuni poteri cittadini (travestiti da associazioni e società) che da anni sfruttano iniziative culturali solo per aumentare il loro potere ed il loro portafogli a discapito di quanti meriterebbero spazio, visibilità e sostentamento anche economico. Conosco Enrico da molti anni. Parlo a ragion veduta! Praticamente tutti i miei progetti teatrali, cinematografici e televisivi degli ultimi dodicitredici anni hanno visto la sua collaborazione. Di lui conosco le sue capacità organizzative, l'inventiva, l'anima e la sua meravigliosa musica (queste ultime due spesso sono la stessa cosa…). Beh, a dover di cronaca conosco anche la sua scarsa attitudine per lo sport, per la cura dei capelli e per il gioco del Risiko (lui, la compagna Valentina e Stefano, con me perdono costantemente ormai da anni!). Conosco le sue sofferenze e, talvolta, le sue frustrazioni rispetto alle difficoltà che ha incontrato (ogni volta) nel realizzare progetti artistici di elevatissima fattura nella sua città. Quante volte gli hanno sbattuto la porta in faccia e quante volte lo hanno calunniato ed hanno tramato alle sue spalle… Quante volte alcuni politici e assessori alla “cultura” (marionette nelle mani di alcuni potenti, che pensano solo a conservare il loro bacino di voti) hanno promesso e poi non dato…Ma vedo che qualcosa sta cambiando. E ne sono immensamente felice. Mi rendo conto che questo processo di valorizzazione vera di nuovi artisti è possibile nella vostra città: conosco i teramani e la loro propensione all'arte. Io stesso ho avuto, nei miei setti anni  a Teramo (dal 92 al 99), la possibilità di crescere, sbagliare e sperimentare. Di questo ringrazierò i teramani sempre. Possibilità che la mia città, Pescara, mi ha invece spesso negato. La classe dirigente teramana ha ancora dentro di sé una parte sana. Una parte, mi sembra di vedere, anche piuttosto corposa. A cominciare dal sindaco Chiodi che ha avuto il coraggio, l'intelligenza e la lungimiranza di difendere e di promuovere tanti giovani artisti, a cominciare da Melozzi. E sono sicuro che lo stesso avrebbe fatto il professor Befacchia se fosse stato eletto sindaco. Io da molti anni ormai ho rinunciato a chiedere sostentamenti, per le mie opere, alle amministrazioni locali pescaresi: l_, per quelli come noi, artisti liberi, anarchici e fuori da giri di potere, non c'è speranza. Pensate: sono in scena al Teatro dei Satiri ed al Teatro Olimpico di Roma da quattro anni con successi meravigliosi di pubblico e critica e mai nessun politico della mia città si è degnato di venire… Non solo:  nessuno mi ha mai chiamato per rappresentare un mio spettacolo nella mia città! Mi sono sempre dovuto finanziare da solo, rischiando da solo. Spesso perdendo tutto. Per fortuna tanti pescaresi, e anche tanti teramani, hanno invece spesso affollato i miei spettacoli, soprattutto a Roma. In questi anni ho tante volte  detto a Melozzi di non arrendersi, di non perdere l'entusiasmo, la voglia di lavorare e creare… perché Teramo è diversa. E' altra cosa. E, un po', con la Sinfonia Concertante al Duomo, la città ed alcuni suoi amministratori lo hanno dimostrato. E gli altri? Quelli che promettono e poi spariscono? Che faranno adesso? Ai Teramani dico di difendere i tanti giovani artisti che avete: Stefano De Angelis, Elisa D'Eusanio, Marko Ferrari, Mauro Baiocco, Toni Fidanza, Giacinto Palmarini… solo per citarne alcuni (mi perdonino gli altri, impossibile citarli tutti…). Ai politici, alle fondazioni, agli assessori alla cultura della provincia, dico che l'arte e gli artisti meritevoli hanno bisogno di essere sostenuti economicamente e moralmente, senza speculazioni. Dell'arte ne godono tutti! L'arte è consolatoria per tutti! Almeno voi a Teramo fatelo. Ma… scusate: Michelangelo avrebbe potuto, da solo, senza l'aiuto economico del Papa, fare la Cappella Sistina? Nel frattempo guardo i cartelloni delle stagioni teatrali abruzzesi e di cappelle di presunti direttori artistici ne vedo tante…Con infinito affetto Walter Nanni