PESCARA Sono settanta, 11 dei quali in provincia di Teramo, 40 in quella dell'Aquila, cinque nel Pescarese e 14 in provincia di Chieti, i Comuni abruzzesi dove la percentuale di raccolta differenziata è inferiore al 6%, al di sotto degli obiettivi previsti dalle normative regionali e nazionali. In una lettera indirizzata ai sindaci di questi Comuni, l'assessore regionale all'Ambiente Franco Caramanico, spiega che 'i bassi livelli di raccolta differenziata non solo rappresentano uno spreco sul piano ambientale ed energetico, ma costituiscono un aggravio per il bilancio dell'Ente e per i cittadini. In pratica, scrive l'assessore, si sarà costretti al pagamento di importi superiori dell'ecotassa e al pagamento delle sanzioni previste per il non raggiungimento degli obiettivi di legge, 'senza contare che i Comuni inadempienti non usufruiscono di eventuali agevolazioni introdotte da specifici provvedimenti locali collegati con i regolamenti applicativi della Tarsu o Tia'. Il Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo sta predisponendo delle apposite direttive regionali per supportare i Comuni ad una migliore organizzazione dei servizi di raccolta differenziata, introducendo misure incentivanti o disincentivanti. 'Stiamo inoltre provvedendo conclude Caramanico a finanziare numerosi progetti di riorganizzazione del servizio di raccolta differenziata, assegnando contributi premiali ai Comuni che hanno raggiunto la percentuale del 40%'.
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