TERAMO Sulla questione rifiuti pubblichiamo l'intervento dell'Associazione Impronte di Giulianova. 'Il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, approvato martedì scorso dal Consiglio Regionale, ha introdotto alcune importanti innovazioni; in particolare: 1) tra gli obiettivi da raggiungere pone al primo posto la riduzione della produzione dei rifiuti (era ora!), che entro il 2011 dovrà scendere del 5% e, per quanto riguarda le percentuali di raccolta differenziata da raggiungere nei prossimi anni, ribadisce gli impegni assunti con la Legge Finanziaria 2007 (40% entro il 2007, 50% entro il 2009 e, infine, 60% nel 2011); 2) finalmente mette la parola fine all'anomalia tutta italiana che vede sindaci, consiglieri ed assessori comunali, provinciali e regionali, ecc. , tutti al timone dei vari consorzi intercomunali per la gestione deirifiuti; 3)cancella in un sol colpo tutti e 14 consorzi intercomunali, di cui 4 in provincia di Teramo, e li sostituisce con 4 grossi enti (A. T. O. ), all'incirca 1 per provincia. Quindi, superata la frammentazione delle varie gestione locali (Cirsu, Corsu, etc. ), tutti e 47 Comuni della provincia (Giulianova compresa) dovranno partecipare obbligatoriamente all'A. T. O. 1 di Teramo. Con la fine della frammentazione, almeno in teoria, non dovremmo più ritrovarci sul groppone 4 Presidenti, 4 Direttori, 4 Consigli di Amministrazione, 4 Collegi dei Revisori, ecc. Questo è quanto dovrebbe accadere. In teoria. La pratica, però, potrebbe riservarci amare sorprese. Tanto per cominciare, il nuovo Piano Regionale può far scomparire i vari consorzi intercomunali ma non i loro debiti. Che fine faranno i 15 milioni di euro di debiti di Cirsu/Sogesa, causati dalle trascorse gestioni fallimentari? Finiranno nel grosso calderone dell'A. T. O. 1 che penserà poi a presentare il conto a noi cittadini e non a quelli che, da amministratori e con tanto di tessera di partito, non hanno saputo far bene il loro mestiere? E per quanto riguarda lo stesso A. T. O. 1 di Teramo, non corriamo anche il pericolo di essere contagiati dal virus dell'elefantiasi burocratica (=nuovo carrozzone), dovuta all'assunzione di nuovo personale, alla creazione di nuove “poltrone” fatalmente oggetto di spartizione tra i vari partiti, alla duplicazione di funzioni rispetto a quelle dei singoli Comuni, i cui costi finiranno direttamente in bolletta? Noi crediamo che questi pericoli siano più che concreti e che, per questo, bisogna stare all'erta più di prima'.
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