Maxiretata antidroga dei carabinieri

TERAMO Indagavano dallo scorso mese di febbraio i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Teramo che la scorsa notte, in una operazione denominata 'Gnomo', che ha impegnato 150 uomini con 4 cani antidroga e 40 automezzi tra Teramo, Giulianova, Alba Adriatica e la vicina San Benedetto del Tronto, ha portato alla notifica di 18 delle 20 ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip di Teramo. In totale sono 45 le persone coinvolte nell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero David Mancini, che nel corso degli ultimi mesi ha portato all'arresto di 15 corrieri e al sequestro di oltre due chili di cocaina pura al 91 per cento. I militari, come spiegato questa mattina nel corso di una conferenza stampa del comandante provinciale, tenente colonnello Antonio Salemme e del maggiore Pasquale Nurzia che dirige il reparto operativo, hanno individuato e sgominato una organizzazione composta da italiani e albanesi che erano riusciti a mettere su un traffico locale di cocaina a basso costo, attraverso i rifornimenti che giungevano dall'Olanda, via Roma, e da Napoli. L'indagine prende lo mosse dall'arresto, nel febbraio scorso, di B. L. , teramano di 54 anni, sorpreso con 3 etti di stupefacente e individuato come ubno dei referenti del traffico tra Campania e Abruzzo. L'enorme mole di intercettazioni telefoniche e di attività di pedinamento, hanno permesso ai carabinieri di svelare regole, accordi e modalità di acquisto e trasferimento del denaro tra i rifornitori , tra i quali c'è anche in nigeriano, e i 'pusher' sul territorio: in molti casi gli arrestati investivano in stupefacente i proventi di numerosi furti in appartamenti e ville o dal favoreggiamento della prostituzione.