TERAMO – E’ una truffa milionaria ai danni dello Stato quella realizzata in meno di otto mesi da una società distributrice di giochi da intrattenimento, scoperta dalla Guardia di Finanza di Teramo che ha sequestrato conti correnti, terreni, fabbricati, partecipazioni e quote societarie di sei aziende, teramane e romane, riconducibili al principale indagato: un trentenne di Teramo. Dal dicembre 2006 all’agosto di quest’anno, l’azienda teramana avrebbe incassato circa 8 milioni e ne avrebbe evaso oltre uno non pagando imposte dovute per l’installazione delle cosiddette New Slot, e calcolate sulla base delle giocate di questi apparecchi. Gli accertamenti in corso potrebbero svelare una truffa di dimensioni ben superiori. Con la complicità di un proprio dipendente, l’imprenditore era riuscito a sottrarsi al pagamento delle imposte inviando alla Snai – raccoglitrice delle scommesse per conto dello Stato – delle false dichiarazioni di inattività, o addirittura di rottamazione, dei propri apparecchi. Al contrario, le New Slot raccoglievano scommesse all’interno di numerosi bar e circoli della provincia di Teramo e non sarebbero mai state individuate nel corso dei controlli. Gli indagati si erano premurati difatti di simulare il collegamento dei videogiochi alla rete telematica dei Monopoli di Stato mediante modem disattivati, ma con led luminosi accesi e simulanti la trasmissione di dati. Persino i baristi e gli esercenti non si erano accorti del trucco.
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