TERAMO – Sette medici di tre reparti diversi dell’ospedale ‘Mazzini’ di Teramo risultano iscritti nel registro degli indagati per la morte di Miguel Angelo Pulsoni, 33 anni di Selva Piana, carrozziere deceduto a distanza di un mese dall’operazione di appendicite. In base all’autopsia eseguita oggi pomeriggio dall’anatomopatologo Christian D’Ovidio, è stata causata da una tromboembolia polmonare; saranno i successivi accertamenti istologici e chimici a cercare di dare una spiegazione all’origine della tromboembolia polmonare. All’esame autoptico hanno assistito altri tre medici, consulenti delle parti in causa, uno nominato dall’ospedale, uno dai sette medici indagati, uno dai familiari di Pulsoni. Il giovane, padre di una bambina di 8 mesi, è morto domenica scorsa nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Teramo. L’indagine è scattata dopo la denuncia dei parenti del carrozziere, che lo scorso 12 dicembre era stato sottoposto ad un intervento per l’asportazione dell’appendice nel reparto di chirurgia dello stesso ospedale. Successivamente all’operazione Pulsoni aveva sofferto di alcune complicazioni, tra le quali una polmonite e, dopo le dimissioni dallo stesso nosocomio, costretto ad un ulteriore ricovero in cardiologia dove i medici gli aveva diagnosticato una embolia polmonare settica. Nonostante il monitoraggio 24 ore su 24 e lo stretto controllo clinico, il giovane artigiano è deceduto.
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