Topitti, i Sindaci e la spazzatura da gettare

TERAMO – Il Consigliere provinciale Topitti esulta perchè “L’assemblea dei sindaci di venerdì scorso, che ha visto la partecipazione di rappresentati della Provincia e della Regione, ha avuto di positivo che tutti si sono dichiarati disponibili a collaborare e a lavorare insieme per risolvere il problema dei rifiuti, sia nell’immediato che a lungo termine, attraverso l’incentivazione della raccolta differenziata e l’impiego di un termovalorizzatore regionale”.  La benedizione dell’attivissimo esponente DS è un salutare conforto per gli amministratori, che – ci rivela una fonte segreta – erano intenzionati a non collaborare e a non trovare soluzione al problema.. Ovviamente stiamo facendo ironia verso il simpatico libraio di Corso san Giorgio..
D’altronde Topitti, nel dichiarare anche di non condividere il grido di allarme dei Sindaci di Teramo e Giulianova e la conseguente richiesta di annullare la norma regionale che di fatto impedisce l’ampliamento delle discariche esistenti, dimostra buona volontà ma scarsa aderenza alla realtà.. I Sindaci debbono gettare da qualche parte i sacchetti di spazzatura e, se è sacrosanto il principio della salvaguardia dell’ambiente, deve essere altrettanto sacrosanto il principio della salvaguardia della salute.  Topitti – a titolo personale o su mandato non esplicito del partito? – punta l’indice accusatorio contro Ruffini, sindaco diessino di Giulianova,  incolpandolo di essersi accodato nelle recriminazioni al dirimpettaio (in ogni senso) Chiodi, sindaco di Teramo.. “Vorrei far notare ai due Sindaci – sentenzia Topitti –  che la somma di due criticità fa una debolezza ancora più grande”.
Forse è giunto il momento di far notare, a Topitti e a tutti coloro che a diverso titolo entrano in gioco, che qualcuno in questa vicenda arriva tardi: Comune, Provincia Regione? Alla gente, ora, la risposta non interessa, o forse interessa meno di quella legata al nome del sito dove allocare la discarica.  Adesso non servono più né demagogia politica né tecnicismi esasperati; servono soluzioni, rapide e sicure. Qualcuno le ha proposte, qualcun altro le boccia; qualcuno le avanza, qualcun altro le rigetta..
E’ il caso di buttare via tutto ciò che non serve, appunto…