Crisi area Teramo – Ascoli

TERAMO – E’ soddisfatto dell’esito dell’incontro che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo economico il presidente della Provincia D’Agostino (vedi notizia "Sul tavolo di Bersani la crisi dell’area Ascoli – Teramo):“Un risultato importante – definisce il piano di azione concordato – frutto dell’impegno e della collaborazione degli enti locali. Ora siamo chiamati a tradurre in azioni concrete gli strumenti di riconversione di politica industriale che vengono messi a disposizione dalla normativa nazionale e regionale”. Da un’analisi prodotta dal servizio Relazioni industriali della Provincia – elaborata sulla base di dati acquisiti direttamente o stimati –  e presentata al Ministero, sul lato teramano del Tronto, negli ultimi tre anni, sono andati persi circa 1470 posti di lavoro. Le ragioni sono diverse, ma riconducibili, sostanzialmente,  alla fine degli sgravi contributivi e al conseguente innalzamento del costo del lavoro combinato con le complessità di un mercato sempre più globale. Fra le strade da percorrere, come si legge nel verbale sottoscritto da tutti i presenti,  “occorre combinare misure di contrasto per tamponare le emergenze e misure tese a creare nuove prospettive economiche del territorio. Evitare i licenziamenti collettivi, trattenere, qualificandole, le produzioni esistenti, favorire processi di riconversione, attrarre investimenti e nuovi soggetti industriali sono i punti del nostro lavoro”. Poli tecnologici e di ricerca, bonifiche dei siti, logistica integrata, dovrebbero essere gli obiettivi delle future azioni che andranno messe a punto sul tavolo nazionale insieme a Regioni, Enti Locali, Sindacati e Associazioni di categoria.