L’AQUILA – Lavoro in nero in aumento preoccupante in Abruzzo: è salito al 28,64, circa 9 punti in più rispetto alla precedente rilevazione, la percentuale dei lavoratori che l’Inps, nel corso dell’attività ispettiva, ha trovato in condizioni contrattuali non regolari. E’ quanto emerge dalla presentazione dei dati sull’attività di vigilanza in materia di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro, svolta dagli Ispettori del Lavoro, dalle Asl e dall’Ispesl nel primo semestre 2007. Le risultanze sono state illustrate oggi nella riunione della Conferenza Permanente regionale, presieduta dal prefetto dell’Aquila, Aurelio Cozzani. Nel primo trimestre del 2007, rispetto allo stesso periodo del 2006, sono aumentate i controlli nei luoghi di lavori: diminuiti gli infortuni, compresi quelli mortali, denunciati all’Inail per i settori industria-servizi-agricoltura. Ancora in riferimento al lavoro nero, l’Inps ha chiarito che l’alta percentuale di aziende irregolari e lavoratori in nero individuati è scaturita da una attenta programmazione da parte dell’istituto, da cui è derivata un’attività ispettiva mirata nei confronti delle aziende a rischio. Gli infortuni denunciati all’Inail sono passati dagli 11.450 del 2006 agli 11.037 del 2007; 9 sono i morti, a fronte dei 18 dell’anno scorso. Nel corso dei lavori è stato lanciato un allarme sulla carenza di personale ispettivo addetto alla verifica del rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro.
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