Che il Pd sia del popolo

TERAMO – “Il Partito Democratico deve tornare un discorso popolare” e “c’è bisogno che si lavori con unità, e che si parta da punti programmatici per definire gli incarichi e non viceversa, come invece sta accadendo prendendo decisioni in senso verticistico”. Con queste parole Antonio Topitti, Romolo Bosi e Umberto Di Sabatino dei Democratici per Davvero hanno aperto una conferenza stampa in cui hanno illustrato i punti salienti del programma che sarà divulgato in una pubblica assemblea il 7 febbraio in preparazione delle primarie per l’elezione dei circoli territoriali. Tra i punti espressi emerge la priorità di una ricompattazione del centro sinistra a livello di politica locale per poter fare opposizione e dar luce ad una nuova classe dirigente. Al centro del dibattito anche il ruolo della città di Teramo come capoluogo, rispetto alla emarginazione di cui soffre rispetto alle altre province. L’attenzione si è concentrata anche sul lavoro. Secondo I Democratici per Davvero c’è bisogno di una politica che punti maggiormente allo sviluppo dell’occupazione vista la precarietà di cui soffrono i grandi gruppi industriali, come la situazione Malavolta sta testimoniando. Obiettivo sempre della politica dovrebbe essere la riduzione del carico urbanistico a favore invece di un’edilizia popolare che facesse anche da calmiere ai costi attuali delle abitazioni. Tra i temi affrontati dal programma trovano spazio poi la richiesta di una sanità pubblica che riduca gli sprechi a favore dell’ allargamento dei servizi al cittadino, una politica di sviluppo in termini di viabilità e servizi alle frazioni e un occhio anche sulla cultura, vista come serbatoio di potenzialità che andrebbe monitorato e implementato in modo più strutturato. Infine, in vista dell’emergenza sull’argomento rifiuti, si è espresso l’auspicio di una maggiore sensibilizzazione a livello di comunicazione e di intenti inerenti la raccolta differenziata.