D’Agostino e Chiodi preoccupati per "Il Messaggero"

TERAMO – "Esprimiamo sorpresa, sconcerto e forte preoccupazione circa la possibilità di un forte ridimensionamento della presenza de ‘Il Messaggero’ in Abruzzo, che dovrebbe passare attraverso la chiusura delle redazioni di Teramo e Chieti ed il trasferimento dei giornalisti dipendenti in altre sedi". Così il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D’Agostino, e il sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, rilasciano la seguente dichiarazione a proposito del rischio di un ridimensionamento della presenza del quotidiano ‘Il Messaggero’ in Abruzzo e in provincia di Teramo. "Si tratta di un’eventualità da scongiurare, considerando il forte radicamento del giornale sul territorio e l’importanza che lo stesso riveste per l’intera comunità locale". La nota della provincia prosegue: "Se in Abruzzo ‘Il Messaggero’ è un punto di riferimento dell’informazione, ciò lo si deve proprio alla quotidiana e capillare attività svolta dalle redazioni decentrate della testata romana. Un’attività che racconta da vicino la vita degli abruzzesi e dei teramani da più di mezzo secolo. La notizia della chiusura delle redazioni de ‘Il Messaggero’ lascia tanto più perplessi se si pensa che un’altra storica testata, quella de ‘Il Tempo’ – anche se per ragioni che appaiono diverse – ha già avviato da anni l’iter per un drastico taglio delle sue sedi sul territorio regionale. In Abruzzo e a Teramo – dove l’università ha da poco festeggiato l’attivazione di un master in giornalismo in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti – siamo costretti ad assistere ad un processo di arretramento dell’informazione che inevitabilmente sarà il preludio ad un impoverimento della stessa. Non bisogna dimenticare, poi, che il territorio teramano é già penalizzato dall’assenza cronica di un presidio dell’informazione televisiva pubblica". "Nel lanciare un appello alla società editrice de ‘Il Messaggero’ affinché torni sui suoi passi, anche sulla base di una più attenta analisi della situazione, annunciamo fin d’ora che, di concerto con il sindacato dei giornalisti e gli altri rappresentanti istituzionali sul territorio, sosterremo ogni iniziativa utile a scongiurare il rischio di un depauperamento dell’informazione in Abruzzo".