SILVI – Chi si prostituisce in appartamento da oggi rischia dapprima una multa, poi una denuncia penale. E’ il risultato di un emendamento alle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, approvato dal consiglio comunale di Silvi e proposto dal sindaco Gaetano Vallescura: prevede che le abitazioni in cui si esercitano professioni atipiche quali appunto la prostituzione, implichino un cambio di destinazione d’uso da residenziale a commerciale. Trattandosi di una professione illecita, ad un eventuale controllo comunale la prostituta pagherà nei primi casi una multa per violazione dello strumento urbanistico; successivamente rimedierà una denuncia alla magistratura. Insomma, la crociata antiprostituzione registra una nuova iniziativa dopo divieti di sosta, multe e pressioni sui clienti. "La mia proposta – ha spiegato il sindaco – nasce da un’idea singolare elaborata da esperti in materia urbanistica ascoltando anche i pareri di istituzioni e forze dell’ordine. Per individuare gli appartamenti – ha aggiunto – utilizzeremo qualsiasi mezzo; d’altronde non mancano elementi indicativi che ci vedranno in prima linea in questa battaglia: ascolteremo i residenti di quei complessi abitativi che soffrono il disagio di convivere con questa situazione, attiveremo più controlli da parte delle forze dell’ordine, faremo una battaglia nei confronti di quei giornali che spudoratamente pubblicano i numeri di riferimento delle prostitute".
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