Dal Consiglio di Stato no al terzo Traforo

TERAMO – Il Consiglio di Stato ha depositato oggi il dispositivo con il quale ha respinto l’appello presentato nel 2003, dall’Anas, da ben quattro ministeri – Infrastrutture, Ambiente, Economia, Beni culturali – dalla Regione Abruzzo e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: le motivazioni della sentenza saranno disponibili solo fra alcune settimane. Lo ha reso noto la Provincia di Teramo. "Oggetto dell’appello dei ricorrenti – si legge in una nota – la sentenza del 2002 con la quale il Tar Abruzzo diede ragione a Provincia ed ente parco che contestavano la procedura autorizzativa della galleria per la messa in sicurezza del laboratorio di Fisica Nucleare sotto il Gran Sasso, il cosiddetto terzo traforo. Nel primo grado di giudizio, a sostegno delle ragioni dei due enti, intervennero anche il Comune di Teramo, i Verdi, l’Ordine provinciale dei Medici, Italia Nostra, l’acquedotto del Ruzzo, il Wwf, l’Ato". "Si chiude definitivamente – ha commentato il presidente Ernino D’Agostino – una vicenda che ha visto la Provincia farsi promotrice, sia sul piano legale che su quello politico, di una battaglia contro un’opera che fu progettata e autorizzata senza tener conto del parere del territorio; della sua popolazione, delle sue rappresentanze istituzionali. Il risultato di oggi appare quasi scontato ma in questa circostanza va ricordato chi, come il mio predecessore, Claudio Ruffini, non ha desistito anche quando, in tanti, difendevano l’opera definendo ‘risibili’ le ragioni del ‘no’. Mi auguro che questa nuova stagione di dialogo, anche con l’Istituto di Fisica Nucleare, possa consolidarsi con una collaborazione costruttiva in vista delle opere necessarie alla definitiva messa in sicurezza del laboratorio". Il progetto del terzo traforo risale al 1990, nel 1992 ottenne la valutazione di impatto ambientale: sin dall’inizio fu contestato da associazioni ambientaliste e enti locali. Nel 2002 fu inserita dall’allora Governo Berlusconi nella delibera Cipe che includeva il terzo traforo fra le infrastrutture strategiche.