"Un solo comune denominatore: il tricolore"

TERAMO – Coerenza programmatica, energia innovatrice, superamento dei conservatorismi sono stati gli elementi caretterizzanti del discorso della tappa teramana dell’Onorevole Veltroni in Abruzzo. In un teatro Comunale stracolmo, il segretario del Partito Democratico ha illustrato alcune delle priorità del programma di governo, ribadendo l’importanza delle infrastrutture nel bisogno di rapidità e crescita del Paese, requisiti indspensabili per creare la sinergia tra governo, impresa e lavoratori. Particolare entusiasmo ha suscitato nel pubblico l’ appello contro i tempi della giustizia e i costi inaccettabili della politica considerata, secondo il leader del Pd, da  troppo tempo come un mestiere, quando dovrebbe tornare ad essere considerata una passione. Contro la cultura dei veti, Veltroni ha messo in evidenza "un paradosso tutto italiano secondo cui nessuno ami rischiare prendendo decisioni, quindi responsablità, mentre tutti esercitano a gran voce il potere di veto, paralizzando un paese già gravato da un sistema che ha permesso a tre senatori e ad un partito con lo 0,6 % di consenso di destabilizzare la volontà espressa dagli Italiani". A questo proposito forte accento è stato posto sulla cultura del dialogo tra gli Italiani, tra le parti sociali, ma soprattuto tra gli avversari politici. “Le regole del gioco d’ora in avanti si scriveranno insieme – ha concluso il leader del PD- il linguaggio del passato è il linguaggio del rancore, è il linguaggio dell’Italia con la testa rivolta all’indietro. Il Pd vuole far nascere una nuova lingua, quella del rispetto e del confronto civile, che ci ricordi che alla base delle divisioni c’è un solo comune denominatore: il tricolore”.