Teramano ladro all’università di Bologna

BOLOGNA – Sicuro di trovarsi in un dipartimento universitario completamente deserto di domenica, aveva già fatto razzia di un monitor e un hard disk e stava continuando a ‘trafficare’ all’interno del Dipartimento di psicologia dell’Università di Bologna quando è stato scoperto e arrestato dalla polizia. Il ladro è un teramano di 26 anni, sorpreso ieri mattina all’interno del dipartimento di viale Berti Pichart. A caccia di refurtiva al piano terra, il giovane aveva fatto un po’ di rumore che non è sfuggito al custode della struttura. L’uomo ha poi visto in cortile la sagoma di una persona somigliante al responsabile informatico del dipartimento, il quale però, raggiunto al cellulare, gli ha confermato di essere a casa. A quel punto, verso le 10.50, il custode ha chiamato il 113. All’interno del dipartimento alcune porte erano state forzate mentre, vicino a una finestra da cui presumibilmente il ladro è entrato, c’erano due chiavi (ciascuna con un portachiavi con i nomi di due professori universitari) sparite dalla bacheca del dipartimento tre mesi prima. Subito dopo da una stanza è uscito il giovane con un cavo elettrico in mano. Alla vista degli agenti, ha cercato di scappare ma inutilmente. Con sé aveva solo un mazzo di chiavi di una Polo. La stessa di proprietà del suo co-inquilino (al quale l’aveva sottratta), in cui aveva lasciato un monitor e un hard disk rubati entrambi all’Università. Ma la refurtiva non era tutta là. Un vero e proprio bazar era nascosto nel suo appartamento in via San Vitale. I poliziotti vi hanno trovato un computer portatile, un masterizzatore, due mouse, un hard disk, una tastiera, un lettore di schede magnetiche, una lente ottica più alcuni gioielli d’oro, due orologi, 14 mazzi di chiavi e due telecomandi di cancelli. Il teramano, che ha un precedente per furto, dovrà rispondere di furto aggravato, tentato furto aggravato e ricettazione.