Strumenti agevolativi per i poli produttivi

TERAMO – Grazie all’impegno che sottoscriveranno le parti pubbliche, sarà possibile attivare particolari strumenti “agevolativi” che potranno concorrere al finanziamento degli investimenti da parte dei privati; incentivando e sostenendo, in questo modo, la riconversione o la reindustrializzazione  dei poli produttivi. E’ il risultato di quanto stabilito stamani a Roma  al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico coordinato dal capo della segreteria tecnica del Ministro, Franco Raffaldini per facilitare i processi di reindustrializzazione dei poli produttivi delle vallate del Vibrata e del Tronto. In pratica sulla falsariga di quanto già realizzato nella Valle Peligna, il Governo sottoscriverà un protocollo d’intesa con le Regioni Abruzzo e Marche e con le due Province coinvolte, quella di Teramo e quella di Ascoli. Per il teramano i settori interessati, sulla base delle proposte avanzate dalla Provincia, dovrebbero essere: tessile – abbigliamento; calzaturiero; metalmeccanico con particolare attenzione al polo del carbonio e, infine, l’agroalimentare. nei prossimi giorni, l’assessore Fabbiani provvederà a segnalare al Ministero il “gruppo di coordinamento”, composto dagli enti locali, che dovrà gestire l’accordo di programma. “E’ un risultato tutt’altro che scontato, va salutata positivamente la tempestività con la quale il Ministero ha raccolto la forte sollecitazione dei nostri territori – ha affermato al termine dell’incontro il presidente Ernino D’Agostino – la cosa è particolarmente importante perchè accanto alle situazioni di crisi da affrontare e da gestire per salvaguardare i livelli occupazionali,  vi sono notevoli potenzialità di sviluppo che potranno essere sostenute con le misure agevolative alle quali le aziende potranno attingere”. Potenzialità sostenute anche dalla circostanza che buona parte dell’area del distretto industrialle del Val Vibrata è stata ricompresa nella “zonizzazzione 87.3.c”,   la deroga europea  per gli aiuti di stato. “La Regione Abruzzo – ha chiosato Fabbiani – nell’ultimo trimestre del 2007 ha ottenuto risultati positivi su quattro indicatori fondamentali: tasso di occupazione, tasso di disoccupazione, mobilità, produttività. Nella provincia teramana, invece, proprio per queste sacche di crisi, aumentano le ore di cassa integrazione e non diminuisce il tasso di disoccupazione. Le decisioni di oggi contribuiranno senz’altro a invertire la tendenza”.