…e la Giunta tira fuori i sondaggi

TERAMO – Chiodi piace. E la sua giunta pure. Lo dicono i teramani, o meglio lo dice un sondaggio commissionato dall’amministrazione comunale ad una società specializzata, la DIGIS, che ha fatto 2500 telefonate, per estrarre un campione di 1000 cittadini, da cui rilevare i dati. Molte le domande sottoposte a teramani di ogni fascia d’età e di ogni condizione professionale e sociale. In generale le risposte hanno confermato l’apprezzamento che la Giunta insediatasi nel 2004 riscuote; in particolare però, è proprio il Sindaco a godere dei consensi più favorevoli, visto che il 79 % ritiene positivo il suo operato; percentuale più bassa invece, per l’attività dell’intera giunta, ferma al 69%. Un dato che conferma e sottolinea ciò è quello secondo il quale ben il 97% dei cittadini ricorda il nome del Sindaco. Uno sguardo più attento alla professione degli ammiratori del Primo cittadino, evidenzia come il più alto apprezzamento pervenga da imprenditori, lavoratori autonomi e studenti mentre percentuali più basse sei registrano nelle categorie più “assistite” quali pensionati e casalinghe. Sul gradimento della giunta, dal sondaggio, non viene fuori molto, eccezion fatta per l’altissimo 86% degli intervistati che gradisce gli incontri periodici nelle frazioni e nei quartieri e il 100% che conosce almeno il nome di un assessore,il 47% di due, il 28% di 3.
Un po’ diversi i termini percentuali rilevati dalle domande specifiche. Nell’intervista è stato chiesto infatti un giudizio su alcune realizzazioni o su alcune scelte; positivi i riscontri sulla scelta del vecchio stadio quale area dove realizzare il nuovo Teatro (73%), sulla pulizia della città (61%), sui vantaggi economici dell’apertura del centro commerciale (73%) sulle iniziative culturali e per i giovani (79%), su quelle di carattere sociale (73%), sul Piano Strategico (77%) sul progetto di riapertura di siti archeologici e sul rilancio culturale (60%), sull’istituzione dell’area pedonale (70%), sugli investimenti per gli impianti sportivi (79%).
Risposte controverse,invece, per poche questioni come il parcheggio sotterraneo di Piazza Dante, apprezzato solo dal 39% degli intervistati o il progetto di spostamento del mercato, che trova favorevole solo il 47 %. Alcune domande, infine, servono al Sindaco per il futuro prossimo; una di esse indica la disponibilità a sopportare i disagi connessi alla realizzazione di nuove opere: il 54% si è detto favorevolmente disposto, dato non lontano però da quel 46% che invece di scomodità proprio non vorrebbe sentir parlare. Ancora: sulla richiesta del grado di accordo con lo studio del Sole24Ore che indica Teramo come una delle città con minore pressione fiscale, il 31% si è detto in sintonia, ma – e qui sta un dato di cui Chiodi non può che compiacersi – il 65% dei teramani ritiene che la riduzione delle tasse correlata ad una riduzione dei servizi, vada scongiurata. Insomma, se serve, dicono i teramani, siamo disposti a pagare, purché giungano risposte concrete.