Impronte: a Giulianova ancora allarme SWAP

GIULIANOVA – Ancora allarme dall’associazione giuliese Impronte relativamente ai contratti derivati (SWAP) che sarebbero un rischio per le amministrazioni. In particolare, ovviamente, l’attenzione è puntata sul Comune di Giulianova, che scondo una nota dell’associazione, avrebbe comunicato di aver raggiunto un accordo per l’estinzione anticipata del contratto derivato nel 2003 che, visto l’andamento dei tassi, avrebbe potuto comportare perdite per le casse comunali. Il comunicato però ometterebbe di dire qual è l’Istituto di Credito con cui l’accordo è stato raggiunto è UNICREDIT BANCA, lo stesso "a cui la trasmissione televisiva REPORT ha riservato di recente un’attenzione tutta speciale" informa Impronte.
UNICREDIT BANCA, infatti, è la stessa, informa la nota, con cui nel 2002 l’Amministrazione Provinciale di Teramo, all’epoca presieduta proprio dall’attuale Sindaco di Giulianova, Claudio Ruffini, ha sottoscritto un derivato (SWAP anch’esso) per la cifra di 46.000.000 di euro, della stessa natura e con le stesse insidie di quello stipulato a Giulianova e rispetto al quale lo stesso Ruffini espresse giudizi positivi, "diametralmente opposti a quelli del comunicato diramato ieri dal nostro Comune" spiega Impronte.
Dello SWAP da 46 000.000 di euro della Provincia di Teramo l’associazione ha parlato a più riprese, avrebbe investito del problema sia l’attuale Presidente D’Agostino sia i Consiglieri Provinciali di minoranza, ma, dichiara, senza esito. Inoltre avrebbe investito formalmente anche la Corte dei Conti che in casi analoghi è intervenuta sanzionando pesantemente le Amministrazioni che con leggerezza hanno fatto ricorso agli SWAP. "Il problema, su cui volutamente le Amministrazioni interessate, imbarazzate, tacciono – insiste il comunicato di Impronte – non può essere sottovalutato perché le perdite generate da quei contratti finiscono per essere pagati dai Cittadini sotto forma di maggiore imposte locali. Per avere un’idea molto approssimativa delle dimensioni del problema – riferisce la nota – basta riflettere sul fatto che, già a fine 2002, UNICREDIT BANCA poteva vantare all’attivo 183 mandati e 166 operazioni di SWAP con valore globale delle transazioni di circa 4.500 milioni di euro. Tutto questo nel 2002. A questi poi si è aggiunto anche lo SWAP di Giulianova del 2003, la cui storia ufficiale è scritta per intero nella delibera di Giunta Comunale del 26 marzo scorso, che alleghiamo. Per quanto riguarda lo SWAP UNICREDIT da 46.000.000 di euro della Provincia andremo avanti nella nostra iniziativa che riprenderà più forte ed incisiva di prima" assicura l’associazione giuliese.